“Fragole buone buone” di Luca Carboni: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Fragole buone buone” di Luca Carboni
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1984 con “Fragole buone buone” di Luca Carboni.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Fragole buone buone” di Luca Carboni
Nel panorama musicale italiano degli anni ’80, “Fragole buone buone” di Luca Carboni rappresenta uno dei brani più crudi mai scritti su un tema tabù come la tossicodipendenza, seppur travestito di un’apparente leggerezza. Il pezzo è inserito nell’album d’esordio del cantautore bolognese “…intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film” del 1984.
Dietro il titolo apparentemente innocuo si nasconde la tragedia. Le “fragole buone, buone” e quelle “col limone” sono riferimenti diretti all’eroina, sciolta con succo di limone per essere iniettata. Il doppio senso, mai esplicito, permette a Carboni di raccontare il dramma dell’overdose e della perdita dell’amata senza cedere all’ovvio. Le immagini sono potenti ma mai sovraccariche, il dolore è espresso attraverso dettagli quotidiani, mentre la musica di Gaetano Curreri accompagna con un pop ben fatto e un ritmo travolgente.
“Fragole buone buone” è una canzone che, a distanza di oltre quarant’anni, mantiene intatta la sua potenza. Carboni, allora giovanissimo, ci consegna un racconto reale, tra i più lucidi della nostra canzone d’autore, mostrando che la musica può e deve saper parlare anche del buio, senza paura e senza compiacimenti.
Il testo di “Fragole buone buone” di Luca Carboni
Le ha dato fragole buone, buone
Le ha dato fragole col limone, Simone
Lui adesso senza problemi
Mi ha rubato la fidanzata, ubriacata
Col rossetto lì sulle labbra
Con le labbra che san di vino, divino
Il sapore di queste sere
Che finiscono
Che le fragole sono buone
Non ho il coraggio di gridarlo, in ritardo
Vado a prenderla sotto casa
Suono il clacson ma non arriva, la diva
Allora prendo la decisione
Faccio le scale fino alla porta, che è aperta
Busso forte poi entro piano e lei
E lei è lì che muore, oddio
Oddio non so che fare
Io chiamo l’ascensore
Ma non risponde mai
E le fragole, lo sa, col limone, lei lo sa
Fanno male, male, male senza amore
Ma lei stupida com’è, lei testarda più di me
Più di me
Vuole fragole buone, buone
Vuole fragole più mature, mature
Io capisco che sta morendo
Sta morendo o è moribonda, la bionda
Giuro che è per amore
E quando giuro io son sincero, davvero
Allora ecco la mia vendetta
Vendo fragole a chi
A chi le aspetta
E lei, lei è lì che muore, oddio
Oddio non so che fare
Io chiamo l’ascensore
Ma non risponde mai
E le fragole, lo sa, col limone, lei lo sa
Fanno male, male, male senza amore
Ma lei stupida com’è, lei testarda più di me
Più di me