Franca Raimondi, il ricordo dell’ugola di “Aprite le finestre”

Nel giorno del 37esimo anniversario della sua scomparsa, l’omaggio all’artista pugliese Franca Raimondi, vincitrice della sesta edizione di Sanremo con “Aprite le finestre”
Ci sono voci che restano, sospese nel tempo, capaci di attraversare le generazioni con la stessa limpidezza del primo giorno. Una di queste appartiene a Franca Raimondi, la cantante pugliese che il 28 agosto 1988 ci lasciava prematuramente, all’età di soli 56 anni, ma che con il suo talento ha saputo segnare la storia della musica italiana.
Nata a Monopoli l’8 luglio 1932, Franca si avvicinò presto allo studio delle lingue e del canto. Il destino la premiò nel 1955, quando vinse un concorso radiofonico per voci nuove organizzato dalla Rai: su 6446 partecipanti, fu tra i sei prescelti che avrebbero calcato il palco di Sanremo 1956.
L’anno successivo divenne quello della consacrazione: con “Aprite le finestre”, brano carico di freschezza e speranza, trionfò alla sesta edizione del Festival, superando Tonina Torrielli con “Amami se vuoi”. Quella vittoria non solo le diede la notorietà nazionale, ma le aprì le porte della storia: proprio nel 1956 rappresentò l’Italia al primo Eurovision Song Contest di Lugano, insieme alla stessa Torrielli.
Il successo immediato la portò a partecipare a trasmissioni radiofoniche come “Le canzoni della fortuna” e, poco dopo, a firmare un contratto con la Rai. Negli anni successivi la sua voce si fece ascoltare nei principali programmi dell’epoca, da Canzonissima al Festival di Bari, e persino oltreoceano, grazie a tournée in Canada e negli Stati Uniti, dove conquistò il pubblico con la sua eleganza interpretativa.
La sua carriera proseguì con numerosi festival, dal Napoli al Zurigo, fino al Festival della Canzone Marinara di Ischia, senza mai smettere di coltivare il proprio amore per la musica. Anche quando le luci della ribalta cominciarono a offuscarsi, Franca Raimondi continuò a esibirsi e a tenere viva la sua arte fino agli anni Ottanta.
Colpita da un male incurabile, si spense nella sua Monopoli il 28 agosto 1988. Ma la sua città non la dimenticò: nel 1990 le venne dedicata una targa in Piazza Vittorio Emanuele, e nel 2004 il primo concorso cittadino dedicato alle donne portò il suo nome. Persino nel 2014, lo spot di un noto marchio di gioielli riportò in auge “Aprite le finestre”, confermando quanto la sua voce resti ancora oggi attuale e riconoscibile. Nel 2023, Paola Cortellesi sceglie questa canzone per la colonna sonora del suo primo film da regista, “C’è ancora domani”, un grande successo sia di critica che di pubblico.
Ricordare Franca Raimondi significa riportare alla memoria un pezzo importante di storia musicale italiana: la dolcezza di un’ugola cristallina, simbolo di un’Italia che si apriva al futuro, con la stessa semplicità con cui lei invitava a spalancare le finestre alla vita.