Francesca Michielin: V come un “Vulcano” di originalità
A poco più di un anno di distanza dal successo riscosso al Festival di Sanremo con “Nessun grado di separazione”, per l’artista veneta è arrivato il momento del suo atteso ritorno sulle scene musicali.


Ecco come il progetto della Michielin diventa uno dei più interessanti tra le nuove leve dalla musica italiana, perché unisce il bel canto tipico della nostra tradizione a suoni e arrangiamenti che provengono da altre culture e che, per quanto riguarda il mercato del nostro Paese, rappresentano una bella novità. Con “Vulcano” si consolida lo stile di Francesca, sempre più originale e contestualizzato a livello internazionale, complice la sua partecipazione all’Eurovision Song Contest 2016 e l’occhio esperto e attento di Michele Canova, produttore del pezzo che è stato inciso nelle scorse settimane in quel di Los Angeles. Insomma, V come voglia di tornare in grande stile.
Vulcano | Video
Vulcano | Testo
V come vulcano
e mille altre cose
come la volontà di camminare vicino al fuoco
e capire se è vero questo cuore che pulsa
se senti sul serio oppure è vanità
V come vulcano
e mille altre cose
come il volume che
si alza e contiene il mare
e capire se vale scottarsi davvero
o non fare sul serio
fare sul serio
Corro di notte
i lampioni, le stelle
c’è il bar dell’indiano
profuma di te
rido più forte
mi perdo nell’alba
sei in tutte le cose
e in tutte le cose esplode
la vertigine che ho di te
la vertigine che ho di te
V come vulcano
e mille altre cose
la paura di vagare
per troppo tempo a vuoto
e capire se è vivo questo cuore che vibra
vuoi viaggiare davvero
viaggiare davvero
Corro di notte
i lampioni, le stelle
c’è il bar dell’indiano
profuma di te
rido più forte
mi perdo nell’alba
sei in tutte le cose
e in tutte le cose esplode
la vertigine che ho di te
la vertigine che ho di te
la vertigine che ho di te
Mi sposto, mi fermo
il semaforo in centro
è già spento da un’ora
tu starai dormendo
è bello sentire anche qui
la vertigine che ho di te
la vertigine che ho di te
Corro di notte
i lampioni, le stelle
c’è il bar dell’indiano
profuma di te
rido più forte
mi perdo nell’alba
sei in tutte le cose
e in tutte le cose esplode
la vertigine che ho di te
la vertigine che ho di te
la vertigine che ho di te
la vertigine che ho di te