Gabriele Esposito, dalla strada al palco, Napoli nel cuore

Lo abbiamo conosciuto a X Factor Gabriele Esposito, era il 2016 e il giovane cantautore, che ha imparato a suonare la chitarra da solo, guardando i video tutorial su You Tube, arriva fino ai Bootcamp.

Arisa fa altre scelte, tra il dissenso del pubblico e degli altri giudici, tra cui Fedez.

L’anno dopo Gabriele ci riprova, seguendo il consiglio di Fedez, con un suo inedito Limits: si presenta sul palco e conquista tutti e quattro i giudici.

“Io penso che con te X Factor ha un grande debito, e penso che stia a noi saldarlo” dichiara Fedez che lo ha subito riconosciuto,

“Hai una bella voce e una naturalezza nel cantare che è rara alla tua età – aggiunge Mara Maionchi -. Sei forte, hai delle qualità innate ed evidenti: ci metterei anche due lire”.

Gabriele arriva al quinto live dove viene eliminato al ballottaggio.

Quello che per molti poteva sembrare una sconfitta, in realtà, ha permesso a Gabriele di scoprire il suo vero percorso musicale, usando le sue stesse parole “dall’arte di strada alla consapevolezza del perché faccio quel che faccio”

Le influenze musicali sono quelle di sempre, riportate però ad un mondo che gli appartiene completamente, che scorre nelle sue vene.

Eccolo allora ricominciare ad esibirsi dal vivo, per le strade della sua città, che diventa la location per i suoi video, per il lancio delle sue canzoni.

Un cantore moderno della tradizione musicale napoletana, melodie pulite e testi che non sfigurerebbero in una raccolta di poesie, molto lontano da quella corrente neomelodica che va per la maggiore, di cui non raccoglie né le ibride costruzioni musicali, né il modo di cantare.

Pianeti diversi, certo, ma ascoltando Gabriele si sente riecheggiare quella dolce malinconia dell’ultimo Pino Daniele, tipica di chi Napoli ce l’ha nel sangue e la musica ce l’ha nel cuore.

E’ così per Aret a nu pensiero, Si m’annamor, L’unica, ‘Na rivoluzione, per citare alcune delle sue ultime canzoni.