venerdì 22 Novembre 2024

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Gatto Panceri attacca Sanremo 2018 e le scelte poco limpide di Claudio Baglioni

Il noto cantautore sul piede di guerra dopo l’esclusione da Sanremo 2018

Dopo la confessione shock di Loredana Bertè, che nei giorni scorsi ha raccontato ciò che sta dietro alla sua fuorviante esclusione da Sanremo 2018 (qui tutti i dettagli), anche Gatto Panceri (di cui qui la nostra ultima intervista) attacca la nuova edizione del Festival guidata da Claudio Baglioni.

Gatto PanceriIl noto cantautore lombardo da giorni promette ai propri fan di svelare quelle che sono le reali motivazioni della sua ultima esclusione dal cast di artisti scelti per la prossima edizione della kermesse canora ligure e, finalmente, pare aver raccontato la sua verità per mezzo di una lunga intervista a LetteraDonna.it ha raccontato:

Premetto che non ce l’ho affatto con Claudio Baglioni. Mi metto nei panni del direttore artistico, di qualunque direttore artistico. Specie se fai il cantante subisci grosse pressioni: Rai, pubblicità, discografie, amici e detrattori vari. In questi due mesi, da quando ho spedito il pezzo alla commissione, ho sempre avuto ottimi rapporti con lui, ci siamo scambiati messaggi cordiali e professionali. Finita la diretta di Sarà Sanremo mi ha mandato un messaggio per dirsi dispiaciuto del fatto che io fossi entrato dai 140 nei 30, ma non nei 20. Giorni fa, mentre erano nell’ufficio di Baglioni per un appuntamento ufficiale per parlare di me, è entrato un discografico di una grossa major. Quando ha sentito che si parlava di me ha cercato di screditarmi. Ha detto che ero troppo vecchio, troppo grasso, troppo calvo per Sanremo. Ho 53 anni e ci sono persone più anziane di me nel cast, è il Sanremo con l’età media più alta degli ultimi 20 anni; non sono obeso, ma ho preso otto chili perché sono stato malato e ho preso dei farmaci; e ho perso i capelli perché erano trapiantati, ho avuto un rigetto e quasi una meningite.

Due indizi suonano già come una strana coincidenza, diceva il proverbio. Aspettiamo dunque una terza importante voce per parlare di prove concrete che sotto il Festival tragato Baglioni non tutte le scelte fatte siano state esattamente limpide ed oggettive. Da chiarire anche il fatto che, sia chiaro, a Sanremo giochini di questo tipo sempre si sono fatti e sempre si faranno ma che (ed è questa la stranezza della questione) quest’anno più che mai le polemiche degli esclusi sono piuttosto forti e basate non su di semplici esclusioni ma su dubbie motivazioni e procedure mai emerse fino ad ora.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.