giovedì 21 Novembre 2024

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Gazzelle e le canzoni che sotto sotto sotto fan star bene – RECENSIONE

Da venerdì 12 ottobre disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo “Sopra”

Gazzelle SopraL’ascolti la prima volta e già te ne innamori, succede anche con le canzoni ed accade pure con l’ultimo brano di Flavio Pardini, alias Gazzelle, artista romano che con il suo disco d’esordio, “Superbattito”, aveva già dato prova del proprio innato talento. I sintomi di un colpo di fulmine musicale li riconosci subito, perché si manifestano con il consueto loop che induce al fenomeno dell’ascolto ad oltranza, fino a che i vicini non chiamano la polizia. Onestamente, Sopra è uno di quei pezzi lì, in grado di trascinarti in un turbinio di pensieri e di ricordi, scavando negli angoli più intimi del nostro animo. La formula? Una melodia apparentemente leggera e spensierata a disposizione di un testo malinconico, introspettivo quanto basta.

Tristezza: una parola che ci spaventa ma che, se ci pensiamo bene, rappresenta una costante della nostra vita, con cui dobbiamo cercare di convivere o, se proprio non ci riusciamo, di metabolizzarla anche attraverso una canzone. Perché, in fondo, abbiamo tutti un po’ bisogno di ripetere a noi stessi che sotto sotto sotto stiamo bene. “Sopra” è un brano che potrebbe rappresentare la consacrazione radiofonica di Gazzelle, perché possiede tutte le carte in regola per imporsi tra le altre proposte discografiche autunnali. In sintesi? La perfezione. 

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Sopra | Video

Sopra | Testo

In fondo con le mani
potevi farci un sacco di cose
un sacco di cose
il mio numero da chiamare
portare fuori il cane
ordinare da mangiare
invece te ne vai lontano
mi saluti con la mano
si, con la mano ma di un altro
invece te ne vai lontano
poi ti giri piano piano
si, con lo sguardo ma di un altro

E in fondo sotto sotto sotto sto bene
sotto sotto sotto sto bene
e in fondo sotto sotto sotto stai bene
sotto sotto sotto stai bene
pure te

E poi, e poi, e poi
ci ritroveremo ancora
e poi, e poi, e poi
come quando mi stai sopra

Sotto sotto sotto sto bene
sotto sotto sotto sto bene
e in fondo sotto sotto sotto stai bene
sotto sotto sotto stai bene
pure te

In fondo con le mani
potevi farci un sacco di cose
un sacco di cose
e glielo dici tu
che questa notte non mi drogo
e che sto male anche da solo
che da solo non mi trovo
e che cammino anche indietro
sotto casa, amore
che tuo padre ha rotto il cazzo
di guardarmi male

E poi, e poi, e poi
ci ritroveremo ancora
e poi, e poi, e poi
come quando mi stai sopra

E in fondo sotto sotto sotto sto bene
sotto sotto sotto sto bene
e in fondo sotto sotto sotto stai bene
sotto sotto sotto stai bene
pure te

E poi, e poi, e poi
ci ritroveremo ancora
e poi, e poi, e poi
come quando mi stai sopra

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.