“Gelido” di Alex Britti: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Gelido” di Alex Britti
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1998 con “Gelido” di Alex Britti.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Gelido” di Alex Britti
Nel novembre del 1998, mentre il pubblico italiano canticchia ancora “Solo una volta (o tutta la vita)”, Alex Britti pubblica il secondo singolo estratto dal suo album d’esordio “It.Pop”: “Gelido”. Un brano forse meno immediato del predecessore, ma allo stesso modo efficace.
È il racconto in prima persona di una crisi d’identità, di un vuoto affettivo e personale che si traduce in una metafora costante: il gelo. Un gelo che non è solo malinconia, ma vera e propria anestesia emotiva. L’amore è finito, i punti di riferimento sono spariti, la vita quotidiana è diventata una routine priva di senso.
Alex Britti parla anche del tempo che corre, dei rimpianti, del confronto tra ciò che è autentico e ciò che appare “di plastica”. Un brano che, a distanza di anni, conserva una forza inquieta e una sincerità rara. È il lato più confuso dell’amore, ma anche quello più vero.
Il testo di “Gelido” di Alex Britti
Gelido come, mi guardo allo specchio
E non mi vedo più
Qual è il mio nome? Qual è la mia città?
Dov’è che abito?
Gelido come un pezzo di ghiaccio
Mi guardo e non ricordo
Le cose di cui ho bisogno
E non mi piace più
Gelido come, la luna mi guarda
Ma non mi parla mai
Dov’è l’amore? Dov’è la mia donna?
Dov’è che finirò?
Gelido come un uomo di latta
Un altro di cartone animato
Si guarda allo specchio
E non si vede più
Du-du-tu-tu-ru-ta
Gelido come fare l’amore
Però pensare a un’altra situazione
Una storia diversa
Che adesso non c’è più
Allora, amore, è giusto o sbagliato?
Io questo non lo so
Farà dolore, ma è tutto finito
E non balliamo più
Du-du-tu-tu-ru-ta (non balliamo più)
Quando il tempo passa in fretta e sai che non t’aspetterà
Quando pensi solo a quello che non va
Quando sai che hai fatto tardi e forse ancora tarderai
Gelido è qualcosa non vorresti mai
Ma gelido sarai (du-du-tu-tu-ru-ta) (ah-ah)
Gelido sarai (du-du-tu-tu-ru-ta) (yeah, eh)
Gelido sarai (du-du-tu-tu-ru-ta) (ah-ah)
Gelido sarai (du-du-tu-tu-ru-ta) (yeah, eh)
Gelido come la marmellata
Se non l’hai mai mangiata
Di mattina, fa bene alla testa
E poi ti tira su
L’autostrada è piena di gente
Vanno e vengono
Dov’è la fine di questo discorso?
Che ormai non guido più
Du-du-tu-tu-ru-ta (non guido più)
Quando il tempo passa in fretta e forse ti sorpasserà
Quando pensi solo a quello che non va
Quando resti solo e pensi solo a quello che non hai
Gelido è qualcosa non vorresti mai
Ma gelido sarai (du-du-tu-tu-ru-ta) (ah-ah)
Gelido sarai (du-du-tu-tu-ru-ta) (yeah, eh)
Ci sono cose nella vita che mi sembrano più vere
Ed altre che mi sembrano di plastica
Ci sono cose che vorrei poter cambiare veramente
Lo vuole tanta gente, e invece niente
E ci dobbiamo accontentare, qui lo nego, ma l’ho detto
È colpa di quel freddo maledetto
Ci sono cose nella vita che mi sembrano più vere
Ed altre che mi sembrano di plastica
Ci sono cose che vorrei poter cambiare veramente
Lo vuole tanta gente, e invece niente
E ci dobbiamo accontentare, qui lo nego, ma l’ho detto
È colpa di quel freddo maledetto
Ci sono cose nella vita che mi sembrano più vere
Ed altre che mi sembrano di plastica
Ci sono cose che vorrei poter cambiare veramente
Lo vuole tanta gente, e invece niente
E ci dobbiamo accontentare, qui lo nego, ma l’ho detto
È colpa di quel freddo maledetto