giovedì 21 Novembre 2024

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Gianluca Grignani, vent’anni di “Il giorno perfetto”

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Sono trascorsi vent’anni dalla pubblicazione de “Il giorno perfetto”, la prima raccolta ufficiale di Gianluca Grignani, figlia di cinque intensi anni di carriera e della sua partecipazione a Sanremo 1999 con l’omonimo brano da lui stesso firmato nonché unico inedito di questo greatest hits, posizionatosi immeritatamente al penultimo posto della classifica finale di quel Festival.

Nel giro di un lustro il cantautore milanese è riuscito a definire la propria identità artistica, realizzato tre progetti discografici che possiamo considerare come dei veri e propri cult degli anni ’90, a cominciare da “Destinazione paradiso” del 1995 che lo ha portato a farsi conoscere al grande pubblico, diventando il suo album in assoluto più venduto (con ben 700.000 copie certificate in Italia e altre 300.000 nel mondo), passando per “La fabbrica di plastica” del 1996 e “Campi di popcorn” del 1998, forse non di primissimo impatto ma ancora oggi considerati due lavori futuristi e di grande spessore.

L’ascolto si apre con la title-track, una canzone che riporta in qualche modo Grignani nel mood emotivo dei suoi esordi, forse meno sperimentale, ma maggiormente caratteristico della propria personalità vocale. Si prosegue con quelli che possiamo considerare i suoi tre cavalli di battaglia, o se vogliamo capolavori, ovvero La mia storia tra le dita (presente nella sua versione integrale, oltre che come bonus track anche nella celebre versione in spagnolo “Mi historia entre tua dedos”), la ultra-coverizzataDestinazione paradisoe la trascinante Falco a metà, una convincente trilogia di irripetibile successo.

Interessanti ma meno convincenti delle originali le versioni di Primo treno per Marte e La fabbrica di plastica, rispettivamente dal vivo e in acustico, per poi continuare con alcuni brani importanti ma meno fortunati del suo repertorio, come L’allucinazione,Baby revolution e Campi di popcorn. Infine, desta curiosità la scelta di inserire pezzi di minore impatto come Solo cielo“, “Mi piacerebbe sapere e La canzone, a discapito di brani più diretti come “Una donna così”, “Ci vuoi tornare con me”, “+ famoso di Gesù” e “Rok star”, tenuti fuori da questo primo best of per poi essere recuperati e rispolverati in futuro.

In sintesi, si tratta di un progetto cardine per il percorso di Gianluca Grignani, che è riuscito a riordinare le idee trovando il giusto equilibrio tra il suo istinto sperimentale e i gusti del pubblico, che lo preferiscono più come rocker romantico rispetto al ruolo di pirata in cerca di nuovi orizzonti sonori da saccheggiare. Poeta o scheggia impazzita della musica leggera italiana, il Joker resta tra i personaggi di spicco della nostra discografia, precursore dei tempi e controverso, fragile ed emotivo come ognuno di noi, forse è questo il segreto della sua popolarità, un senso racchiuso nei primi versi de “Il giorno perfetto”, in quel “voglio vivere così con tutti i miei sbagli e i miei ma sì”. In fondo, cos’è la vita se non un corale e liberatorio “shala la la la la la la là”?

Il giorno perfetto | Tracklist e stelline

  1. Il giorno perfetto 
    (Gianluca Grignani)
  2. La mia storia tra le dita 
    (Gianluca Grignani)
  3. Destinazione Paradiso 
    (Gianluca Grignani)
  4. Falco a metà 
    (Gianluca Grignani)
  5. Primo treno per Marte 
    (Gianluca Grignani)
  6. La fabbrica di plastica 
    (Gianluca Grignani)
  7. L’allucinazione 
    (Gianluca Grignani)
  8. Solo cielo
    (Gianluca Grignani)
  9. Baby Revolution 
    (Gianluca Grignani)
  10. Mi piacerebbe sapere 
    (Gianluca Grignani)
  11. Campi di popcorn 
    (Gianluca Grignani)
  12. La canzone 
    (Gianluca Grignani)

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.