A tu per tu con il giovane cantautore romagnolo, in uscita con il suo nuovo singolo “L’ultima volta (Prima di dormire)“
Tempo di nuova musica per Gianluca Modanese, artista classe ’95 di Cesena, che abbiamo avuto modo di incontrare in occasione della pubblicazione de “L’ultima volta (Prima di dormire)”, brano che si avvale della produzione di Steve Tarta. Approfondiamo la sua conoscenza.
Ciao Gianluca, benvenuto. Partiamo da “L’ultima volta (Prima di dormire)”, che sapore ha per te questo pezzo?
«Un sapore buonissimo, aspettavo da tanto di tornare, ma per questioni che conosciamo legate alla pandemia abbiamo preferito aspettare, anche se il pezzo era pronto da diverso tempo. Questo pezzo ha un sapore agrodolce, nato da un flusso di coscienza, perchè mi trovato in una situazione post rottura di una storia importante. Dopo essere stato parecchio male, quando ho scritto il pezzo mi trovavo in un momento in cui stavo un po’ meglio, anche se il pensiero continuava a volte a tormentarmi. Un momento di confusione, un mix di emozioni che ha dato vita a “L’ultima volta (Prima di dormire)”».
A livello musicale, che tipo di lavoro c’è stato insieme al tuo producer Steve Tarta per quanto riguarda le sonorità?
«Prima di iniziare questo percorso con Steve, mi sono sempre divertito a produrre i miei brani. Sin da quando sono piccolo mi sono ingegnato per cercare di registrare le mie canzoni, è un qualcosa che mi piace fare. Dopo aver abbozzato il tutto, ho girato il pezzo a Steve che lo ha impacchettato per bene. Lui è bravissimo, ha trasformato una demo in una canzone vera, mettendoci la sua mano con tutti i suoni perfetti. Ha capito la canzone e ci è entrato in maniera perfetta».
Quali elementi e quali caratteristiche ti rendono orgoglioso di questo tuo ultimo singolo?
«Sono una persona che difficilmente si compiace, ma questa volta mi sento soddisfatto dal primo all’ultimo secondo. Se devo trovare dei punti che mi piacciono particolarmente, ti dico il ritornello e la produzione estiva, un sound fresco che si può ben amalgamare con ciò che sta andando adesso a livello di sonorità. Poi, sicuramente, il contrasto tra tristezza del testo e allegria della melodia rappresenta sicuramente un bel mix inedito».
Nico Donvito
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