Recensione del nuovo singolo della cantautrice che ritorna all’essenzialità
Al tramonto di un’annata ricca, anche se a tratti difficile, Giordana Angi risponde con una nuova alba. Lo fa attraverso un nuovissimo singolo radiofonico inedito, Siccome sei, che la riporta a proporsi al pubblico in una veste più intimale e pura.
Il brano arriva proprio con lo scopo di aprire una nuova pagina, di lasciarsi alle spalle quanto è stato e di ripartire con linfa nuova per riscoprire il senso dell’essenzialità della musica, dei suoi sentimenti e della scrittura. In radio dal 20 novembre questo singolo ha proprio l’obiettivo di riportare la cantautrice italo-francese a riassaporare quella musicalità basica che da sempre la contraddistingue ma che la propone anche come una delle cantautrici più efficaci dei nostri giorni proprio per quella sua attitudine all’emotività impattante, alla pulizia sonora e all’efficacia testuale fondata su semplicità e verità.
E se di essenzialità si vuole parlare ‘Siccome sei’ ne rappresenta il manifesto più adatto ed indicato: un solo pianoforte apre ed accompagna una vocalità lineare e pulita prima che l’arrangiamento si arricchisca di quell’orchestrazione più tradizionale ricorrendo al reparto degli archi e ad una leggerissima ritmica. Il tutto si accompagna efficacemente, però, anche all’impianto testuale in cui Giordana, con la collaborazione di Antonio Iammarino, ha scelto di giocare su di un continuo confronto a due in cui l’uno appare “tutto” e l’altro “una parte di te” piuttosto l’uno “Dio” e l’altro “peccato” prima di scoprire che “siccome sei adesso io voglio soltanto restare con te” riscoprendo il valore della presenza.
Ed è proprio di presenza che Giordana parla in questo brano che in meno di tre minuti riesce a tracciarne il valore più autentico. Esserci vale molto di più di essere. Esserci con il cuore, con delle parole sentite, con una forma-canzone forse poco attualizzata vale, e deve continuare a valere, molto di più di testi facili, ritmi orecchiabili e sovraproduzioni snaturalizzanti. Esserci. Non essere.
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Siccome sei | Testo
Se tu fossi mare
io sarei acqua, fiume, sale
io sarei
se tu fossi luna
io sarei marea
se tu fossi Dio
io sarei peccato
perdonami
se tu fossi vizio io sarei vergogna
Ma siccome sei corpo
io sono la pelle
siccome sei bocca
io sono innocente
e lacrime a paure
disegnate tra le mie mani
ma siccome sei voce io sono silenzio
siccome sei pace
io sono un inferno
e tutta la pazienza di imparare come è fatta una carezza
e siccome sei tutto
io sono solo una parte di te
Se tu fossi sbagliato
io sarei rimedio e comprensione
io sarei
se tu fossi spazio
io sarei ordine
io sarei principio
perdonami
se tu fossi voglia
io sarei piacere
se tu fossi pane
io sarei la fame
se tu fossi tempi io sarei l’attesa
l’impegno e la costanza d’imparare a costruire una promessa
Ma siccome sei adesso
io voglio soltanto
restare con te
Ilario Luisetto
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