giovedì 21 Novembre 2024

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Gipsy Fiorucci: “La musica è il linguaggio universale per eccellenza” – INTERVISTA

A tu per tu con la cantautrice umbra, fuori con il nuovo brano inedito intitolato “Protagonista

Si intitola “Protagonista” il nuovo singolo di Marta Fiorucci, meglio conosciuta con lo pseudonimo di Gipsy Fiorucci. Il brano, disponibile in rotazione radiofonica dallo scorso 8 marzo, rappresenta il terzo estratto dall’ultimo album della cantautrice umbra, rilasciato lo scorso dicembre. Approfondiamo la sua conoscenza.

Ciao Marta, benvenuta. Partiamo dal tuo nuovo singolo “Protagonista”, cosa racconta?

«“Protagonista” è tra i brani più significativi ed introspettivi dell’album e non a caso è anche quello da cui prende il nome; descrive e racconta le difficoltà incontrate lungo il proprio percorso in una lotta interiore che si contrappone alla voglia sempre più forte di andare avanti ed inseguire il proprio sogno… per poter essere “protagonista del finale”».

Chi ha lavorato con te alla realizzazione di questo brano?

«Questo brano è stato scritto da me in collaborazione con l’autrice Lina Falaschi e il compositore Riccardo Brunamonti; per quanto riguarda l’arrangiamento è stato curato dal produttore artistico Renato Droghetti con la supervisione di Manuel Autieri fondatore dell’etichetta bolognese SanLucaSound».

A livello testuale, c’è una frase che rappresenta e sintetizza al meglio il significato del brano?

«Diciamo che in un testo così autobiografico e così intimo come questo non può esserci una sola frase che ne rappresenta al meglio il significato e penso che la profondità e la carica emotiva del brano si percepiscano in gran parte dello stesso».

Cosa aggiungono alla narrazione le immagini del videoclip realizzato da Rodolfo Mannara?

«Per questo video in accordo con il regista abbiamo immaginato il concetto di libertà intesa come forma d’essere; uno spazio infinito dove provare emozioni e renderle solide nel nostro io; Sicuramente la potenza e l’intensità del brano hanno aiutato il ritmo del montaggio, che prende piede secondo dopo secondo in un ideale astratto ma concreto, fatto di spazi e luoghi dove l’anima di ognuno di noi può essere appunto protagonista».

Facciamo un salto indietro nel tempo, come e quando hai scoperto la tua passione per la musica?

«La musica ha sempre fatto parte della mia vita fin da quando ero piccola, una passione grandissima che è cresciuta giorno dopo giorno e che mi ha trasmesso mio padre, in quanto passavamo ore nel divano di casa ad ascoltare dischi dei generi più svariati essendo anche lui un grande appassionato oltre che collezionista .. dal rock al jazz, musica classica, blues, country… ricordo con molto affetto i momenti passati insieme a lui».

Quali ascolti hanno influenzato e accompagnato il tuo percorso?

«Nel mio percorso sicuramente l’influenza rock è stata quella più forte e più sentita e tra gli ascolti più frequenti che mi hanno accompagnato negli anni troviamo i “The Cramberries” con la voce straordinaria e unica di Dolores O’riordan (la cover Shattered inserita nel disco è infatti un omaggio alla cantautrice), i Four Non Blondes con la strepitosa Linda Perry, gli Oasis, i The Verve, I Colplay, Alanis Morissette, gli Evanescence, Patty Smith, Bruce Sprinsteen, I Beatles e tanti altri».

Lo scorso dicembre è uscito “Protagonista del finale”, il tuo album di debutto. Cosa rappresenta esattamente per te questo progetto?

«Questo disco rappresenta una tappa fondamentale della mia carriera artistica e il sogno di tutta la vita, ho dedicato anima e corpo a questo progetto curando in prima persona ogni minimo particolare. “Protagonista del finale” racchiude la mia anima con tutte le gioie e le difficoltà che hanno fatto parte del mio percorso e la cosa più importante per me è che possa arrivare al cuore delle persone».

Venendo all’emergenza sanitaria Covid-19 ancora in corso, personalmente, come stai vivendo tutto questo?

«Inizialmente non è stato semplice vivere tutto questo sia per le notizie devastanti che arrivavano ogni giorno sia perché essendo uscito da poco il mio disco avevo una serie di impegni che sono ovviamente saltati tra cui la presentazione ufficiale del mio album a Bologna organizzata dalla mia etichetta discografica, poi con il passare dei giorni mi sono raccolta il me stessa ritrovando forza e serenità interiore, ho pregato e prego tantissimo per le persone che stanno soffrendo e che stanno vivendo in prima persona questa situazione drammatica e mi sono messa al lavoro per investire al meglio il tempo a disposizione e poterlo usare nel migliore dei modi..

Mi sono immersa completamente nella mia creatività scrivendo nuove canzoni, girando a casa le immagini per realizzare il videoclip del nuovo singolo “Protagonista” attualmente in promozione , ho letto libri e ho studiato e approfondito argomenti che altrimenti molto probabilmente non avrei avuto modo di affrontare; personalmente credo anche che le cose accadano sempre per una ragione e dietro a tutto questo ci sono dei grandi insegnamenti e dei grandi messaggi che ognuno di noi nel suo piccolo deve saper cogliere per poter evolvere e fare qualcosa per se’ stesso e per gli altri».

Al netto dell’attuale incertezza discografica, quali sono i tuoi prossimi progetti e/o obiettivi per il futuro?

«La cosa che posso dire con certezza è che continuerò a creare musica scrivendo le mie canzoni e concentrandomi sulla promozione del mio album “Protagonista del finale”, del mio singolo appena uscito e di quello che uscirà in autunno e mi auguro con tutto il cuore di fare al più presto dei concerti dal vivo per emozionarmi ancora sopra ad un palco e poter donare tutta me stessa al pubblico che mi sta di fronte …appena la situazione lo permetterà…».

Per concludere, a chi si rivolge oggi la tua musica e a chi ti piacerebbe arrivare in futuro?

«Penso e credo che la musica sia il linguaggio universale per eccellenza e non posso decidere io a chi arriverà o meno, le mie canzoni sono rivolte a tutte le persone che si rispecchiano in quello che scrivo ma anche a chi ne percepisce e ne coglie l’essenza e l’energia .. certamente quello che mi auguro più di ogni altra cosa è che possa raggiungere un numero sempre più grande di persone».

© foto di Lorenzo Lombardi

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.