Il primo singolo in radio da venerdì 10 novembre
Il brano racconta, con un testo diretto e semplice, l’essenziale bisogno che l’uomo ha di tutti quei valori che l’attuale società “frenetica e competitiva” ha ormai quasi perso e distrutto. L’autore immagina un mondo futuro in cui la vita delle persone è dettata dai ritmi meccanici e dalla sterilità emotiva e sentimentale.
Riguardo al brano Giuseppe Anastasi ha raccontato: <<“2089” e’ una canzone prima di tutto onirica e poi nichilista. Per quasi la sua totalità il protagonista vede decadere tutti i valori costruiti in tanti anni di lotte per la democrazia, per la giustizia sociale. Tutto finisce dentro lo schermo di un cellulare, in una continua corsa alla competitività che porta la società alla nevrosi, all’ansia. L’ultima regola è quella della speranza, di continuare a vivere pensando ai valori fondamentali, il primo tra tutti:la famiglia>>.
Il brano, primo singolo estratto dal suo nuovo album prossimamente in uscita, si caratterizza per una sonorità che rivela un particolare mix tra la canzone d’autore e il genere pop.
Giampiero Mastronuzzi
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