Gli Ex-Otago cantano l’amore maturo in “Solo una canzone” – RECENSIONE
Per la prima volta al Festival la band ligure punta tutto sul romanticismo unendo le sonorità pop ad un testo semplice ma efficace

Forse stiamo correndo un po’ troppo, eppure ultimamente abbiamo visto che parlare in modo diretto d’amore non è sempre stata una scelta vincente. Ma c’è chi quest’anno se ne è altamente (e giustamente) fregato e ha puntato tutto sui sentimenti. Ovviamente stiamo parlando degli Ex-Otago, band ligure che ha mosso i primi passi tra le strade dell’oscuro mondo dell’indie italiano, adagiandosi pian piano su sonorità tipicamente pop vicine per stile ai Thegiornalisti; in giro da oltre 10 anni con all’attivo 6 album in studio e numerosi tour per la penisola.
Solo una canzone è il pezzo che i ragazzi di Genova hanno impacchettato per l’occasione e proposto sul prestigioso palco dell’Ariston, un brano classico nel vero senso della parola: con struttura strofa, ritornello, ponte, ritornello e incentrato, come già scritto, tutto sull’amore.

Il pezzo pur non decollando del tutto, ascolto dopo ascolto arriva e migliora, dimostrando di come a volte parlare d’amore in modo diretto e sincero possa risultare molto meno banale rispetto anche a temi molto più ricercati e spesso abusati. Gli Ex-Otago alla fine, pur non portando assolutamente il miglior pezzo della carriera, non sfigurano proprio la semplicità di questo pezzo, diretto e immediato ma assolutamente sincero.
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