Una ballad radiofonica dalle sonorità fresche e trascinanti, questo e molto altro ancora è “Hangover”, il nuovo singolo di Emma e Baby Gang fuori dal 20 settembre
Con il suo nuovo singolo “Hangover”, disponibile in radio e in digitale dal 20 settembre, Emma continua a dimostrare di essere in uno stato di grazia artistica. Il 2024 è il suo anno, proprio come lo è stato dodici anni fa il 2012. Al di là della cabala, l’artista è riuscita a mettere a segno una nuova potenziale hit, dopo i successi di “Apnea” a Sanremo e di “Femme Fatale” nel corso dell’estate, e dopo diverse collaborazioni, questa volta è il turno di Baby Gang, artista controverso ma di talento. I due avevano già collaborato nel brano “In Italia 2024” di e con Fabri Fibra.
“Hangover”, presentato in anteprima durante il “Suzuki Music Party” di Amadeus e in onda sul Nove il prossimo 20 settembre, si mostra sin dal primo ascolto come una ballad dalle vibrazioni accattivanti, confermando sia la costante evoluzione musicale di Emma che il valore aggiunto della presenza di Baby Gang, rapper di punta della scena urban italiana.
Il brano, scritto dai due artisti insieme a Olly e prodotto da Jvli, si impone come un esempio perfetto di come pop e rap possano fondersi in modo fluido, sovvertendo e alternando anche i ruoli. Emma dimostra di essere a suo agio in questo spazio sonoro ibrido, dove la sua voce si adatta perfettamente alle moderne produzioni. Il risultato è un pezzo che sa di libertà e di leggerezza, capace di farci dimenticare per un attimo il peso della quotidianità.
Il titolo evoca quella sensazione di post-sbornia non solo fisica, ma anche emotiva, che però si sublima nella ricerca di evasione. La presenza di Baby Gang, con le sue rime asciutte e dirette, aggiunge un tocco di intensità che bilancia il mood più arioso del brano. In tal senso, “Hangover” riesce a mettere di buonumore. È il tipo di canzone che, dopo una lunga giornata di lavoro o di studio, ti fa venire voglia di lasciarti tutto alle spalle, ti trasporta lontano, magari sotto un lampione, a ballare come se fossi nel magico mondo di “La La Land”.
Nico Donvito
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