Analisi su “Hey”, il nuovo singolo di Pierdavide Carone, disponibile per per ZooDischi / ADA Music Italy a partire dallo scorso venerdì 20 settembre
Si intitola “Hey” il nuovo singolo di Pierdavide Carone, disponibile da venerdì 20 settembre per Zoo Dischi/ADA Music Italy. Il brano è il secondo estratto, dopo ”Carla e la Credenza”, del nuovo album in uscita il 25 ottobre, che verrà presentato l’11 novembre in due importanti eventi, l’Arci Bellezza di Milano e il 14 novembre all’Alcazar di Roma.
”Hey” è un brano che sin dalle prime note musicali incalza l’intensità del testo, in cui viene raccontato il legame di due protagonisti accomunati da un destino comune, che mascherano i propri sentimenti attraverso futili stratagemmi e fugaci piaceri, pur di allontanarsi dalla loro sfera emotiva. Solo con la consapevolezza del loro nascondino d’amore, potranno riconoscere il legame che li unisce e li spaventa.
Le prime battute richiamano il nascondino d’amore in cui ci si lascia abbracciare da emozioni anestetizzate, «Dimmi questa notte cosa fai, sogni a fari spenti oppure svegli quali che ti anestetizzi il cuore». Successivamente, si sollecita l’incontro con il fuggitivo, colui che evade dall’antinomia del legame, «Dimmi se stanotte tu verrai o fai finta solo per levarti di dosso questo paradosso che non siamo noi».
La voce melancolica del cantautore pugliese e il ritmo lento ma marcato nella sua intensità musicale, fa si che il brano sia una vetrina per le storie d’amore del nostro secolo, in cui vige la frenesia e l’istantaneità, per trovare rifugio nel bozzolo della spensieratezza pur di estirpare la vulnerabilità dei sentimenti, nei quali bisogna incastrare l’uragano interiore di due teste pensanti, fragili e complesse.
Il finale è stato volutamente lasciato in bilico per creare la giusta suspense narrativa del legame, come afferma lo stesso Pierdavide Carone: «“Hey” è una canzone che entra nelle dinamiche di due persone che non hanno il coraggio di affrontare il fatto che si amino, e che sono inevitabilmente destinati a stare insieme per sempre, e siccome questo può spaventare, si rifugiano in sciocchi espedienti, inutili palliativi, fino a una risoluzione che, per quanto nel solito stile sospensivo che metto nelle mie canzoni, lascia uno spiraglio di consapevolezza di sé».
Samanta Santoro
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