“Ho voglia di innamorarmi” di Francesco Baccini: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Parliamo di “Ho voglia di innamorarmi” di Francesco Baccini
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1993 con “Ho voglia di innamorarmi” di Francesco Baccini.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Ho voglia di innamorarmi” di Francesco Baccini
Con “Ho voglia di innamorarmi”, contenuto nel disco “Nudo” del 1993, Francesco Baccini firma uno dei suoi brani più emblematici e autentici. Una ballata sincera, ironica, disillusa e al tempo stesso appassionata, che racconta il bisogno viscerale di uscire dalla comfort zone della quotidianità per ritrovare l’urgenza, il batticuore, il dolore e persino l’autodistruzione dell’amore.
La canzone si apre con un quadro fin troppo ordinario: “Tutto va bene, tutto è regolare… troppo tranquillo, senza grosse emozioni”. Il protagonista, forse alter ego dello stesso Baccini, si ritrova prigioniero di un equilibrio che ha il sapore della noia, di una vita lineare ma priva di intensità. Non c’è crisi, non c’è dramma e proprio per questo c’è un vuoto. È la consapevolezza che vivere “bene” non è sempre sinonimo di vivere davvero.
Nel ritornello, il desiderio di innamorarsi si trasforma in urgenza emotiva e fisica: “Ho voglia di stare male… di preoccuparmi… di dormire sulle scale”. Baccini non cerca un amore romantico, ma un amore che lo travolga, che gli faccia perdere la testa, che lo consumi. È un sentimento borderline, quasi masochista, che parla di notti insonni, di attese infinite, di porte chiuse e di cuori aperti a ogni ferita.
Nella parte finale del brano, il bisogno d’amore si fa talmente disperato da sconfinare nel surreale: “Ho voglia di innamorarmi di una donna, di un animale, di una borsa di coccodrillo, di uno straccio di ideale”. Il soggetto dell’amore diventa irrilevante; ciò che conta è lo stato d’animo, il bisogno di crederci ancora. Persino “qualcosa che non c’è” può bastare, in una società sempre più anestetizzata. E se tutto fallisce, “Ok, faccio il caffè”: una chiusa ironica e disillusa, ma profondamente umana.
“Ho voglia di innamorarmi” è uno di quei brani che raccontano la verità senza filtri, con il linguaggio diretto e scanzonato che ha sempre contraddistinto Francesco Baccini. È un pezzo che parla a chi ha amato, ha perso, e ha ancora voglia di rimettersi in gioco. Non un inno all’amore perfetto, ma una celebrazione dell’imperfezione dei sentimenti, quelli che fanno male, che lasciano segni, ma che rendono ogni giorno meno sterile.
Il testo di “Ho voglia di innamorarmi” di Francesco Baccini
Tutto va bene
Tutto è regolare
Tutto procede
Come un treno in mezzo a un temporale
Tutto è tranquillo
Senza scossoni
Troppo tranquillo
Senza grosse emozioni
… Ho voglia di innamorarmi, sì
Ho voglia di stare male
Ho voglia di preoccuparmi
E di dormire sulle scale
Ho voglia di innamorarmi
Quando non arrivi mai
Sono solo, sai
… E come qualche anno fa
Stare sotto il tuo portone
Poi vederti passare
E nascondermi fra le persone
Senza avere il coraggio
Di dirti una parola
Poi tornare a casa
Per sognarti ancora
… Ho voglia di innamorarmi, sì
Ho voglia di stare male
Ho voglia di sputtanarmi
E di soffrire come un cane
Ho voglia di innamorarmi
Quando non arrivi mai
Sono sicuro, sai
… Tutto va bene
Tutto è regolare
Tutto è tranquillo
Tutto normale
… Ho voglia di innamorarmi, sì
Ho voglia di gridare
Ho voglia di fare a botte
E di finire all’ospedale
Ho voglia di innamorarmi
Anche se non ci sarai
Sono sicuro, sai
… Ho voglia di innamorarmi
Di una donna, di un animale
Di una borsa di coccodrillo
Di uno straccio di ideale
Ho voglia di innamorarmi
Di qualcosa che non c’è
Ok, faccio il caffè