giovedì 21 Novembre 2024

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“Hola”, Marco Mengoni ritrova la retta via della melodia – RECENSIONE

Disponibile in radio dal 30 novembre il nuovo singolo dell’ugola di Ronciglione in duetto con Tom Walker

Seppur il tentativo di raggiungere una consapevole diversità sia una meta apprezzabile nella carriera di qualsiasi artista, la dimensione ideale di Marco Mengoni rimane il pianeta ballad. Dopo aver spiazzato lanciando in simultanea i due singoli “Voglio” e “Buona vita” (qui la nostra doppia recensione), l’artista torna a casa con “Hola (I Say)”, brano che accompagna la pubblicazione del suo nuovo album Atlantico, disponibile nei negozi digitali e tradizionali a partire da venerdì 30 novembre. 

Un pezzo impreziosito dal featuring d’eccezione con Tom Walker, cantautore scozzese riconosciuto a livello internazionale grazie alla hit “Leave the light on”, brano che ha letteralmente fatto il giro del mondo.

Dopo aver giocato con nuovi sound, per il vincitore della sessantatreesima edizione del Festival di Sanremo è arrivato il tempo di consolidare il suo status di artista di punta della nuova scena italiana, per farlo ha scelto un brano immediato ma, allo stesso tempo, stiloso e melodicamente riconoscibile sin dal primo ascolto. Hola (I Say) è un caleidoscopio di sonorità, impreziosito dall’impasto di due vocalità timbricamente differenti e che viaggiano all’unisono in un’unica direzione. 

Funziona sia nel singolo in duetto che nella versione solista contenuta nell’album, con le strofe che reggono il peso dell’inciso e rendono il brano ricordabile nella sua totalità. Il testo semplice, diretto e realistico, mette in contrapposizione la conoscenza di una lingua, come in questo caso quella spagnola, con tutte le esperienze che viviamo e le gli insegnamenti di cui la vita ci fa dono.

Molte cose le assimiliamo, altrettante le lasciamo andare via, le dimentichiamo e ciò che rimane è una frase, una parola, che ci resta tatuata per il resto della nostra esistenza. Con questo pezzo Marco Mengoni tocca i suoi livelli più alti, gli stessi sfiorati con “L’essenziale” e “Guerriero”, dimostrando che la bella musica esiste ancora e che c’è un tempo per tutto, sia per la sperimentazione che per la consacrazione.

Hola | Video

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Hola | Testo

Avevo più groove e personalità una volta
senza bere malibù per sentirmi me stesso sulla pista
stavo le ore con la testa sott’acqua una volta
per conservare il silenzio del mare nella testa

Hola, hola e non ricordo più
Hola, hola se in quella notte c’eri tu

E tu che mi tiravi su con dei film stupidi
senza dire una parola
non mi capirai mai, né domani né ora
e tu preferivi la tv che starmi vicino
e come fai a vivere se
attorno al cuore hai il muro di Berlino

Facevo delle pause lunghe una volta
ma ridere e ascoltarti per ore non mi basta
ballavi latino americano una volta
senza tenere il tempo
come quando c’è casino ad una festa 

E c’eri sempre tu che mi tiravi su con dei film stupidi
senza dire una parola
non mi capirai mai, né domani né ora
e tu preferivi la tv che starmi vicino
e come fai a vivere se
attorno al cuore hai il muro di Berlino?

A cosa è servito studiare spagnolo se
l’unica cosa che so dire è
hola, hola, eh
hola, hola, eh
hola, hola, eh
hola, hola, eh

E tu che mi tiravi su con dei film stupidi
senza dire una parola
non mi capirai mai, né domani né ora
e tu preferivi la tv che starmi vicino
e come fai a vivere se
attorno al cuore hai il muro di Berlino

Hola, hola, eh
hola, hola, eh
hola, hola, eh
hola, hola, eh
hola, hola, eh
hola, hola, eh
hola, hola, eh

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.