“I Care” di Aleandro Baldi: te la ricordi questa?

Aleandro Baldi I Care

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “I Care” di Aleandro Baldi

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2002 con “I Care” di Aleandro Baldi.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “I Care” di Aleandro Baldi

Nel 2002 Aleandro Baldi pubblica “I Care”, un brano di rara delicatezza e profondità, dedicato alla figura di Don Lorenzo Milani, il sacerdote e educatore che, nella piccola e isolata scuola di Barbiana, fece della parola e della conoscenza un atto rivoluzionario. La canzone, contenuta nella raccolta Il meglio e il nuovo, si pone come un vero e proprio atto d’amore e di memoria civile, capace di far rivivere, con semplicità disarmante, la straordinaria attualità del messaggio milaniano.

Nel testo, l’io narrante è Don Milani stesso, che torna idealmente tra i suoi studenti: “Cari ragazzi sono qui, sono tornato, chiamate tutti gli altri, suonate la campana”. Baldi mette in scena una seconda venuta simbolica, intima e struggente, nella quale il sacerdote si rivolge a quegli alunni ormai adulti – “giovani studenti dai capelli bianchi” – per ricordare che non si smette mai di imparare e di resistere. È un invito alla tenacia e alla solidarietà, ma anche un modo per dire che la scuola è ancora – oggi più che mai – il luogo della speranza.

Prematuramente scomparso nel 1967 e spesso osteggiato in vita, Don Milani è oggi riconosciuto come una delle figure più rivoluzionarie dell’educazione italiana. “I Care” di Aleandro Baldi, a distanza di anni, resta uno dei pochi omaggi musicali capaci di restituire con autenticità il senso del suo insegnamento: la cura dell’altro come fondamento etico e civile, il diritto all’istruzione come strumento di libertà, la disobbedienza come atto di giustizia.

Oggi 27 maggio ricorre l’anniversario della nascita di Don Milani, un uomo, che con il suo esempio ha lasciato una traccia importante. Come ricordarlo se non con una bella canzone?

Il testo di “I Care” di Aleandro Baldi

Cari ragazzi sono qui, sono tornato,
chiamate tutti gli altri, suonate la campana,
oggi riapre la scuola di un povero curato,
un certo Don Milani mandato qui a Barbiana.
Anche se col tempo voi siete un po’ cambiati
ed i miei occhi non son più quelli di allora
e se i vostri ginocchi non sono più sbucciati,
stonati canteremo quella canzona ancora…
i care, i care,
c’è bisogno che io abbia cura di te,you care, you care,
c’è bisogno che tu abbia cura di me,
i care, i care
è solo un modo per dire che d’ amore ce n’è
un bisogno più forte, il più forte che c’è,
i care, i care, i care.
Apriamo quella porta, risistemiamo i banchi,
spolveriamo i quaderni, rileggiamo gli appunti,
forza miei giovani studenti dai capelli bianchi,
perché quello che conta è non darsi mai per vinti.
Il mondo è un po’ più ricco, la vita è sempre dura
e in questa catapecchia attaccata al monte Giovi
c’è ancora la canzone della nostra bocciatura
che insieme cantavamo per non sentirci soli…
i care, i care,
c’è bisogno che io abbia cura di te,
you care, you care,
c’è bisogno che tu abbia cura di me,
i care, i care
e solo un modo per dire che d’ amore ce n’è
i care, i care, i care.
Qui dove sono adesso non è così lontano,
non fosse per il fatto che mi mancate tanto,
Dio, pur di star con voi rinuncerei anche al perdono
e Dio lo capirebbe, di questo son convinto,
parola mia d’amore parola mia…Lorenzo.
I care, i care,
c’è bisogno che io abbia cura di te,
you care, you care,
c’è bisogno che tu abbia cura di me,
ragazzi sono qui, sono tornato,
ma lo sapete bene che non sono mai partito
che non sono mai partito….i care.
I care, i care,
c’è bisogno che io abbia cura di te,
you care, you care,
c’è bisogno che tu abbia cura di me,
i care, i care, c’è bisogno che io abbia cura di te…

Scritto da Nico Donvito
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