domenica 24 Novembre 2024

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i-DISC: novità per il mercato musicale, tra amarcord e innovazione

Alla scoperta di un nuovo dispositivo di fruizione musicale, in grado di coniugare fisico e digitale

I grandi strateghi del marketing sanno che è proprio in un momento di svolta epocale come questo che nascono le idee più innovative, per cui focalizzarsi su un nuovo sistema ibrido è un’interessante via da percorrere, soprattutto in un’era “phigital” che fa da anello di congiunzione tra passato e futuro. In un’epoca di passaggio in cui si è passati dal concetto di possesso di un oggetto al consumo di un servizio liquido, il mercato è pronto per un nuovo supporto di fruizione musicale, che prende il nome di i-DISC e coniuga la bellezza del supporto fisico con la praticità dell’ascolto in digitale.

Una novità per il mondo della musica, per fronteggiare la progressiva scomparsa del compact disc e rispondere all’evoluzione tecnologica in continuo aggiornamento. Un prodotto destinato sia ai nativi digitali che ai nostalgici del supporto fisico, per combinare e veicolare al meglio le emozioni, considerazioni strategiche ma, al tempo stesso, volte a valorizzare al meglio l’esperienza musicale. Tra i vari obiettivi di i-DISC, quello di far fronte alla problematica di device sempre più difficilmente reperibile, visto che i nuovi modelli di autovetture e di pc non dispongono più di lettori per i cd.

In più, il prodotto và incontro alla mancanza di affezione da parte dei giovani nei confronti del supporto fisico, cercando di far vivere ai millennials un’esperienza vicina a quella che hanno vissuto le precedenti generazioni fino a qualche decennio fa, prima con i vinili, poi con le musicassette, infine con i compact disc. Come spesso accade, gira e rigira, si tende a guardare anche indietro, a volte le idee più interessanti vengono fuori ripassando la nostra storia. Semplice da utilizzare, alla portata di tutti, comodo e trasportabile, iDISC è un prodotto in continuo sviluppo, che vedrà la luce nel 2020 e che verrà conteggiato nelle classifiche FIMI/Gfk al pari di un supporto fisico.

La confezione riprenderà il packaging del celebre 45 giri e conterrà un booklet informativo (foto, credits, testi e quant’altro) e due diverse alternative per l’ascolto: una scheda contenente un dispositivo di memoria solida adattabile a qualsiasi ingresso USB e un QR code, da inquadrare con qualsiasi cellulare per l’ascolto in streaming. Stando alle ultime ricerche, circa il 70% del mercato musicale italiano strizza l’occhio al digitale, ma non bisogna sottovalutare il restante 30%, una percentuale che difficilmente potrà aumentare considerando il processo irreversibile di digitalizzazione, tuttavia sarebbe interessante riuscire perlomeno a mantenere questi numeri, impedendone un’ulteriore decrescita.

Ultimo, ma fondamentale, punto di forza di i-DISC è la capacità di interazione diretta tra l’artista e il suo pubblico, mediante l’applicazione i-FAN che permetterà all’artista di comunicare direttamente con i propri sostenitori, approcciandosi in maniera più spontanea rispetto a quanto avviene oggi con i social network, poiché si tratta di una piattaforma accessibile solo a chi acquista realmente l’album, per cui difficilmente verrà popolata da haters. Una sorta di comfort zone dove comunicare con i propri supporter e condividere contenuti esclusivi. Difficile prevede il tipo di impatto che questo prodotto avrà concretamente sul mercato, di sicuro c’è la volontà di sperimentare qualcosa di nuovo, di trovare un compromesso e di non lasciare nulla d’intentato.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.