“I dubbi dell’amore” di Fiorella Mannoia: te la ricordi questa?

I dubbi dell'amore Fiorella Mannoia

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “I dubbi dell’amore” di Fiorella Mannoia

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1988 con “I dubbi dell’amore” di Fiorella Mannoia.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “I dubbi dell’amore” di Fiorella Mannoia

All’interno dell’album “Canzoni per parlare” del 1988, Fiorella Mannoia torna a collaborare con Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone, gli autori della celebre “Quello che le donne non dicono”. In “I dubbi dell’amore”, i tre confezionano una canzone intensa, delicata, fatta di interrogativi scomodi e verità taciute, una riflessione lucida sull’evoluzione dei legami sentimentali.

Il brano affronta una delle fasi più delicate di una relazione: il momento in cui si affaccia il dubbio, quando la passione lascia spazio alla consuetudine e ci si chiede se si sta ancora insieme per scelta o per abitudine. Non si parla di una crisi esplosiva, ma di una sottile erosione dell’intimità, che si insinua nelle pieghe del quotidiano.

Nel testo, il tratto distintivo di Ruggeri è evidente: un linguaggio diretto, ma capace di aperture liriche. Non ci sono frasi ad effetto, ma immagini concrete che parlano di resilienza quotidiana: “Dipingerei di colori i muri e stelle sul soffitto”. Il brano descrive con onestà la possibilità di sopravvivere alla fine di un amore, ma anche quella di riconquistarlo nel momento in cui si comprende quanto sia ancora vivo il desiderio di tenere “quella mano nella mia”.

La voce di Fiorella Mannoia restituisce al brano un’intensità quasi confessionale. Ogni parola è scolpita con cura, come se emergesse da un dialogo interiore. Il suo timbro caldo e profondo non cerca l’enfasi, ma scava, si interroga. “I dubbi dell’amore” parla della fragilità delle relazioni, del bisogno di fare domande e della forza che serve per restare. Una canzone che affronta il dubbio non come fallimento, ma come passaggio necessario per ritrovare se stessi e l’altro.

Una prova di maturità, sia artistica che emotiva.

Il testo di “I dubbi dell’amore” di Fiorella Mannoia

Se una mattina io
Mi accorgessi che con l’alba sei partito
Con le tue valigie verso un’altra vita
Riempirei di meraviglia la città
Ma forse dopo un po’
Prenderei ad organizzarmi l’esistenza
Mi convincerei che posso fare senza
Chiamerei gli amici con curiosità
E me ne andrei da qua

Cambierei tutte le opinioni
E brucerei le foto
Con nuove convinzioni
Mi condizionerei
Forse ringiovanirei
E comunque ne uscirei
Non so quando, non so come

Ma se domani io
Mi accorgessi che ci stiamo sopportando
E capissi che non stiamo più parlando
Ti guardassi e non ti conoscessi più
Io dipingerei
Di colori i muri e stelle sul soffitto
Ti direi le cose che non ho mai detto
Che pericolo la quotidianità
E la tranquillità

Dove sei? Come vivi dentro?
C’è sempre sentimento
Nel tuo parlare piano
E nella tua mano
C’è la voglia di tenere quella mano nella mia

Tu dormi e non pensare
Ai dubbi dell’amore
Ogni stupido timore
È la prova che ti do
E rimango
E ti cerco
Non ti lascio più
Non ti lascio più
Non ti lascio

Scritto da Nico Donvito
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