Recensione del nuovo singolo della band
Modà uguale pop-rock all’italiana. Modà uguale tradizione. Modà uguale sentimento, emozione, amore declinato in tutte le sue forme ma pur sempre (e solo) amore. Sono tutte equazioni incontrovertibili che valgono anche per il loro ultimo nuovissimo estratto radiofonico intitolato Quelli come me e che anticipa la pubblicazione del loro prossimo album d’inediti.
La scrittura di Kekko Silvestre rimane quella di sempre, romantica e mielosa, la sua voce e la dinamica del suo cantato non ricerca soluzioni differenti dai classici sali e scendi a cui ci ha negli anni abituati e l’arrangiamento non si discosta da quel pop rock con le chitarre e la batteria in grande spolvero in un continuo crescendo di suono e potenza. E se alla lunga questa ricetta pare sempre più prevedibile e, a tratti, noiosa e fin troppo uguale a se stessa questa volta pare avere una marcia in più.
I Modà, finalmente, sono tornati ad accarezzare le proprie vette artistiche azzeccando, probabilmente, il loro brano migliore da qualche anno a questa parte. Lo fanno, essenzialmente, grazie ad un testo che, malgrado spesso ricorra a figure ed immagini fin troppo utilizzate nell’ambito del pop d’amore all’italiana, ha la capacità di inserire tra i propri versi degli elementi di novità e di una più propria autenticità. Finalmente si ha la sensazione che Kekko nello scrivere sia davvero riuscito a tornare a tradurre in canzone sé stesso, il proprio sentire, il proprio vissuto anche se per mezzo di altri. Altri che, però, sono “quelli come me” e che, dunque, di riflesso lo raccontano rendendo più sentito e personale quel cantato che, altrimenti, sarebbe stato solo l’ennesimo nuovo brano che di nuovo non aveva che il titolo.
Ecco che, allora, scopriamo che il leader della band lombarda in questo momento, o in quello in cui ha scritto la canzone, si sente uno di quelli che “fanno sempre il pieno di malinconia” prima di “andare via quando il rumore intorno è troppo forte”. E alla, fine, la cosa importante, malgrado un amore che si spezza dopo essersi detti “non mi cercare più”, è che “quelli come me hanno sempre un sogno nel cassetto”. Ecco la chiara sensazione ascoltando questo nuovo singolo dei Modà è che Kekko abbia finalmente trovato un nuovo sogno capace di ispirare la sua musica e la sua scrittura.
Ilario Luisetto
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