“Il fiore” di Mietta: te la ricordi questa?

Il fiore Mietta

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Il fiore” di Mietta

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2006 con “Il fiore” di Mietta.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “Il fiore” di Mietta

Nel maggio del 2006 Mietta pubblicava “74100”, il suo nono album in studio, intitolato come il CAP della sua città natale, Taranto. A fare da apripista al progetto fu “Il fiore”, un singolo intimo e lieve, scritto da Emiliano Cecere, in arte Jerico.

Il pezzo si presenta come carezza, che trova nel ritornello un vero e proprio mantra. La melodia, facile e dolce, rimane impressa sin dal primo ascolto. Il suo segreto è tutto lì: nella semplicità delle parole, nel tono confidenziale della voce della sua interprete.

Il testo si muove su un terreno intimo, quasi terapeutico. “Lascia che sia io a curare le ferite che hai nascosto nel cuore” è l’apertura di questa dichiarazione d’amore silenziosa e presente. Tutto ruota attorno all’ idea che i sentimenti autentici non necessitano di clamore. Un po’ come un fiore, fragile e tenace, che diventa simbolo di rinascita.

Il testo di “Il fiore” di Mietta

Lascia che sia io a curare
Le ferite che hai nascosto nel cuore
Io ti porterò i sogni che hai
Lasciato andare (lasciato andare)

Lascia che sia io ad ascoltare
Le parole che non riesci più a dire
E darò alle tue lacrime, se stai soffrendo
Ancora un perché (perché)

L’amore se c’è è dentro di te
L’amore è un fiore solo nel deserto dove dormirai
E i sogni che ti dà sono i bisogni che hai
Per questo non mi perderai

Lascia che sia io a consolarti
Ti soffierò un’idea per non scoraggiarti
Io ti porterò, se non vuoi più credere
Ancora un perché (perché)

L’amore se c’è è dentro di te
L’amore è uno scoglio solo in mezzo al mare dove dormirai
I sogni che ti dà sono i bisogni che hai
E volano d’un soffio, sai

È dentro di te, l’amore è vapore
Nuvola leggera dove dormirai
I sogni che ti dà sono i bisogni che hai
E volano d’un soffio, sai, lo sai
Per questo non mi perderai

Uh-oh, l’amore se c’è è dentro di te
L’amore è un fiore solo nel deserto dove dormirai
I sogni che ti dà sono i bisogni che hai
E volano ad un soffio, sai, uh, ah-ah

I sogni che ti dà sono i bisogni che hai
Per questo non mi perderai
Na-na, na-na-na-na
Na-na-na-na, na-na
Na-na-na-na, na-na

Scritto da Nico Donvito
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