sabato 18 Gennaio 2025

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Il graffio di un ricordo ne “L’ultimo ostacolo” di Paola Turci – RECENSIONE

Recensione del brano proposto al Festival di Sanremo dalla cantautrice

Ci sono canzoni che raccontano attimi di vita anche a distanza di tempo, che hanno la forza e la missione di tornare indietro nel tempo per rendere onore alla vita vissuta, alle situazioni dell’esistenza. L’ultimo ostacolo di Paola Turci è esattamente una di quelle canzoni: un pezzo nato per rendere onore alla vita, per raccontarne un istante forse lontano nel tempo ma ancora presente nel cuore. Paola ha scelto il palco del Festival di Sanremo per farlo, per far pace, forse, con il suo passato e guardare finalmente al suo presente.

Il focus del brano è inevitabilmente posto sulla figura paterna, una figura che la vita ha sottratto alla cantautrice prima del tempo e non senza causare un immenso dolore. E così, a distanza di anni, è arrivato il momento di far pace con la vita, con le sue difficoltà e con le sue causalità.

In un sound pop sporcato da venature rock ed elettriche la bella vocalità di Paola si sporca, si colora di un’intensità e di una disperazione che ben raccontano un addio che riporta alla memoria una frase cruciale: “non aver paura di tremare”. Certo, fuori piove ma finalmente “siamo fuori pericolo” malgrado intorno a noi si manifesti il diluvio universale.

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