Ilaria Porceddu e la sua classe in un coraggioso album “Di questo parlo io” – RECENSIONE

La cristallina voce di Ilaria ci avvolge in tutta la sua bellezza e intensità nel brano che apre l’album “Sas Arvures”, interpretato nella sua lingua madre: il sardo, per l’appunto. Scritto con l’autore Alessandro Carta per la colonna sonora del cortometraggio “Per Anna” compreso nella cinquina dei David di Donatello 2015, il brano mostra il legame dell’artista con la sua terra, ri-sottolineato nel pezzo che chiude l’album, “Lu Curaggiu” e che in, qualche modo, chiude il cerchio magico del racconto che allo stesso modo si aperto.

I brani, 9 in totale, si rincorrono rivelandoci le diverse sfaccettature della nuova Ilaria che ha scritto quasi tutte le musiche dell’album: più matura nel brano che porta il titolo dell’album “Di questo parlo io”, firmato in collaborazione con l’attore ed ex fiamma Attilio Fontana, o allegramente spensierata in “Cest l’amour”, un valzer a metà tra suoni elettronici, fisarmonica ed un arrangiamento che strizza l’occhio alle ariose orchestrazioni degli anni ’50 e ’60.
Le tracce sonore si alternano in ambienti sonori e letterari diversi, sempre di grande livello e originali: raccontano storie, come in “Lisa”, un lieve quadretto dedicato alla nonna – figura chiave della vita di Ilaria – o si aprono a importanti momenti radiofonici come avviene nel duetto con Max Gazzè in “Tu non hai capito” in cui si districa un rimando tra innamorati scandito dall’inconfondibile linea stilistica di basso di Max che sa rendere orecchiabile e trascinante qualsiasi cosa tocchi.

Un album coraggioso visto che ha saputo unire raffinatezza e talento in un modo nuovo senza ricorrere a scorciatoie sonore, oggi fin troppo abusate, o testuali utilizzando un linguaggio che, pur nella sua semplicità, ha saputo sfuggire alla banalità proponendo testi interessanti e cuciti appositamente su misura di una voce che merita attenzione.

VOTO COMPLESSIVO: 8.5/10
TRACKLIST [autori]:
- Sas arvures [Alessandro Carta – Ilaria Porceddu]
- Eva si fa fare [Francesco Gazzè, Ilaria Porceddu, Francesco De Benedittis]
- Di questo parlo io [Francesco Gazzè, Attilio Fontana, Ilaria Porceddu]
- Tu non hai capito (feat. Max Gazzè) [Francesco Gazzè, Francesco De Benedittis, Alessandro Ciuffetti]
- Tabula rasa [Francesco Gazzè, Gaetano Capitano, Ilaria Porceddu]
- Sette cose [Francesco De Benedittis, Antonio Toni]
- Lisa [Ilaria Porceddu, Attilio Fontana]
- C’est l’amour [Francesco Gazzè, Stefano Galafate Orlandi]
- Lu cor’aggiu [Alessandro Carta]