Incremona: “Ho imparato ad apprezzare l’attesa” – INTERVISTA

Incremona

A tu per tu con Incremona, in occasione dell’uscita del nuovo singolo “Tanto tutto passa”, disponibile dallo scorso venerdì 28 febbraio. Ecco la nostra intervista

Angela Incremona, in arte Incremona, è una cantautrice italiana originaria di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa, che da diversi anni vive a Londra anche se la sua Sicilia continua a darle tantissimi stimoli traendo ispirazione. Come ci racconta in questa intervista, la sua musica è una fusione di pop, jazz contemporaneo e Lo-Fi. La sua voce onirica e i suoi ritmi groovy esplodono di colori ed emozioni intense. 

Dopo aver esplorato il cantautorato e pubblicato diversi singoli in lingua inglese, “Tanto tutto passa” è il suo primo singolo in italiano, attualmente in studio al lavoro per il suo prossimo Ep.

Il destino ti ha portato da Ragusa a Londra. Quanto ha influito questo trasferimento sulla tua visione artistica?

«Ha avuto un impatto molto forte. Sono originaria di Santa Croce Camerina, un piccolo paese in provincia di Ragusa, e Londra continua a darmi tantissimi stimoli. I ricordi più forti sono molto legati alla Sicilia, e traggo ispirazione proprio da quelle sensazioni».

Hai una formazione in canto moderno e una grande passione per le arti figurative. In che modo queste due dimensioni si intrecciano nel tuo percorso creativo?

«Otre alla formazione in canto moderno, ho anche un Master in Ricerca in Exhibition Studies. Per me tutto è intrecciato. L’importante è apprezzare l’espressione artistica senza giudicarla, avvicinandosi all’arte per quello che è: molto più di un prodotto commerciale ma un vero specchio dell’anima».

A proposito del singolo “Tanto tutto passa”, da quali riflessioni e da quali stati d’animo è stata favorita la sua nascita?

«”Tanto tutto passa” nasce da una delle mie paure più profonde: il tempo che scivola via. E poi, che si fa? Ho deciso di trasformare questa paura in una canzone e devo dire che sono riuscita a comprendermi di più grazie a questo brano».

Nel testo parli del presente come un’isola tra il passato e il futuro. Nella vita di tutti i giorni, ti senti più legata ai ricordi o sei più proiettata verso ciò che verrà?

«Mi trovo spesso in un limbo un po’ doloroso, e la canzone è diventata una sorta di mantra per superare il senso di sconforto, per ricordarmi che il presente è tutto ciò che ho».

Stai lavorando al tuo prossimo EP. Puoi anticiparci qualcosa sul progetto? Sarà in linea con “Tanto tutto passa” o esplorerai anche altre sonorità?

«Il mio prossimo EP è un progetto lo-fi realizzato con il mio carissimo amico e produttore – in arte – Eppy. Non voglio dire troppo, ma posso dirti che sono entusiasta del risultato».

Per concludere, qual è la lezione più importante che senti di aver appreso dalla musica?

«Ho imparato ad apprezzare l’attesa. È proprio durante l’attesa che si cresce. Per me, l’attesa è una costante nel mio processo creativo, ed è lì che spesso si trova l’ispirazione più autentica».

Scritto da Nico Donvito
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