Recensione del nuovo ed atteso progetto discografico del rapper
Lo si aspettava da tanto, Inoki, rapper dalla lunghissima esperienza che negli anni ha avuto modo di lavorare e litigare praticamente con chiunque. Sempre deciso e fiero per la sua strada, l’artista nato a Roma è tornato in questo freddo inverno con il suo nuovo progetto discografico dal titolo ‘Medioego’, pubblicato proprio lo scorso 15 gennaio per Asian Fake e distribuito da Sony Music Italy. La pubblicazione di fatto risulta un evento, dato che, tolti mixtape, singoli e collaborazioni varie, l’ultimo lavoro in studio del rapper (‘L’antidoto’) era datato addirittura 2014.
L’attesa, come detto, era tanta, e bisogna constatare che i risultati della prima settimana sono stati veramente ottimi, visto che l’album ha debuttato al secondo posto della classifica FIMI, racimolando anche ottimi numeri sulle piattaforme digitali, ma soprattutto numeri confortanti sul fronte della vendita del CD fisico, dato assolutamente da tenere in considerazione in questo particolare periodo storico.
Inoki è sempre stato considerato come un puro, nel suo stile e nel modo di interpretare e vivere la musica. Spesso è stato accusato di avere una visione troppo “chiusa” del mondo del rap e della musica in generale. Accuse giuste? Accuse esagerate? Intanto occorre dire che quest’album vira totalmente verso il futuro e la modernità, senza tuttavia negarsi alcune chicche provenienti dal passato. L’artista non spezza assolutamente i legami con quello che è stato, ma ci da l’impressione di voler aprire un nuovo ciclo in cui le cose sono viste da angolazioni diverse.
C’è una scena nel celebre film ‘L’attimo fuggente‘ con Robin Williams, dove il protagonista chiede ai suoi studenti di salire sulla cattedra, in modo da poter vedere il mondo da angolazioni diverse. Non sappiamo quale sia stata l’illuminazione di Inoki, ma non c’è dubbio che con questo ultimo lavoro qualcosa, nel modo di vedere il mondo, dev’essere per forza cambiato. Questo per dire che trovare all’interno del disco artisti come Salmo (che ha prodotto due brani), Tedua e addirittura Noemi, pare strano se si pensa alla figura di Inoki all’interno della scena rap italiana, meno se lo si contestualizza nell’ascolto del progetto.
Quando deve, Inoki fa l’Inoki, e lo fa bene. ‘Veterano’, ad esempio, è un brano che farà impazzire gli amanti del genere, in cui gli scratch nel ritornello di DJ Shocca restituiscono all’ascoltatore un’idea precisa e lineare di rap old school, in cui l’artista sa sguazzare in maniera super convincente. Su e giù per le 18 tracce (tantissime per un disco datato 2021) si parla tanto di passato, ma questo viene fatto con una nuova consapevolezza, un senso di ritrovata forza che si percepisce sparsa in vari punti della narrazione. Le liriche di Inoki a tratti sono taglienti, a tratti invece più morbide, come nel caso dell’ottima ‘Ispirazione’ con Noemi, un brano fatto di tranquillità e immagini, in cui, la bellissima voce della “leonessa”, si incastra perfettamente nell’atmosfera creata dal beat curato da Chryverde, che ha curata gran parte dell’apparato musicale del progetto.
Vera chicca del disco risulta poi il brano ‘Wildpirata’ insieme a Tedua, in cui a fondersi sono due stili differenti ma capaci di comunicare in maniera convincente ed emozionante. Tedua cita Inoki, Inoki cita Tedua e il cerchio si chiude al bacio in un pezzo che, forse meglio di tutti gli altri, rappresenta e sintetizza perfettamente l’idea che sta alla base del progetto e perché no, anche del “nuovo” Inoki: il passato che incontra il presente, l’old che incontra il new, fondendosi con esso e dando vita a qualcosa di estremamente pregiato. In questo lavoro c’è Milano, c’è Bologna. C’è tutto il vissuto e l’esperienza di un artista che non ha perso la sua voglia di comunicare.
‘Medioego’ è un prodotto musicale solido, in cui Inoki ritrova la forza per parlare al pubblico del rap (e non solo) in maniera matura, senza tuttavia abbandonare il suo personale stile che si mischia al solito linguaggio duro e crudo. Il mondo che abbiamo davanti è quello che è, Inoki lo sa e qui non fa altro che prenderlo e descriverlo filtrandolo attraverso le sue esperienze. 18 pezzi che puntano su sound e stili differenti, alternando suoni più classici ad altri molto più contemporanei, in un mix che alla fine non stanca. Dimostrazione che quando si lascia parlare la musica non si può mai mentire.
Migliori tracce | Wildpirata, Veterano
Voto complessivo | 7.6/10
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Tracklist |
-
- Underground ★★★★★★★½☆☆
[Inoki – Salmo] - Wildpirata ft. Tedua★★★★★★★★½☆
[Inoki, Tedua – Garelli, Chryverde] - Duomo ★★★★★★★½☆☆
[Inoki – Zef] - Muti ★★★★★★★☆☆☆
[Inoki, Kargadan – Chryverde] - Ispirazione feat. Noemi ★★★★★★★★☆☆
[Inoki, ARASHI, Noemi, Andrea Guarinoni, Alberto Curtis, Ginevra, Sebastiano Vecchio – Chryverde] - Hype ★★★★★★★☆☆☆
[Inoki – Salmo, Marco Azara] - Veterano ★★★★★★★★☆☆ feat. DJ Shocca
[Inoki – Dj Shocca] - Medioego ★★★★★★★☆☆☆
[Inoki, Karkadan – Chryverde] - Fuckoff ★★★★★★☆☆☆☆
[Inoki, Kargadan – Chryverde] - Schiavi ★★★★★★★½☆☆
[Inoki – Chris Nolan] - Mani feat. BigMama ★★★★★★★☆☆☆
[Inoki, BigMama – Crookers] - Silenzio ★★★★★★★½☆☆
[Inoki – Sine] - Onesto ★★★★★★★☆☆☆
[Inoki – Chryverde] - Stanco ★★★★★★½☆☆☆
[Inoki – Big Joe] - Immortali ★★★★★★½☆☆☆
[Inoki, Iulian Dmitrenco – Chryverde] - Trema ★★★★★★★☆☆☆
[Inoki – Stabber] - Bandiera ★★★★★★★☆☆☆
[Inoki, Karkadan – Chryverde] - Nomadi ★★★★★★★½☆☆
[Inoki, Karkadan – Chryverde]
- Underground ★★★★★★★½☆☆
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