venerdì, Marzo 29, 2024

CLASSIFICHE

SUGGERITI

‘Io nel pensier mi fingo’. Siamo il pensiero che cantiamo?

Come le canzoni hanno raccontato il tema del pensiero

Siamo fatti di pensieri e agiamo di conseguenza ad essi. Attraverso l’attività psichica del pensare, prendiamo coscienza di noi e della realtà esterna, formuliamo valori universali e costruiamo modelli comportamentali; formiamo una coscienza di quello che sperimentiamo e, da questo punto di vista, anche le azioni sono solo un fenomeno derivato di quanto operiamo già al livello del pensiero.

Possiamo invocarlo, musicalmente, con i Pooh, chiedendogli di “non restare chiuso qui, pensiero Riempiti di sole e vai nel cielo” e, poiché conosce la verità, dirgli “cerca la sua casa e poi sul muro Scrivi tutto ciò che sai, che è vero Che è vero”. Quel vero, non così facile e immediato, da riconoscere mentre viviamo e che, in tante occasioni, ci affanniamo a cercare, nonostante la consapevolezza di Daniele Silvestri che “nella testa girano pensieri Che io non spengo”, anzi aperti all’invito dei Verdena “trova un pensiero Includilo Esso appare in incognito” e da cui impariamo che “va a gonfie vele Dare non sa, non lo fa”.

Se Roberto Vecchioni ci dice, in prima persona, io conosco poeti Che spostano i fiumi con il pensiero E naviganti infiniti Che sanno parlare con il cielo” , Giorgio Gaber canta la sua capacità “di spaziare senza limiti nel cosmo E convinto che la forza del pensiero Sia la sola libertà”. Istantaneo e inaspettato, il pensiero di Vinicio Capossela “se si guarda impazziti il convoglio venir Un momento un pensiero affannato”, ci sottrae a tutto il resto “e la vita è rapita senza altro soffrir”, mentre Francesco Guccini ci racconta il ruolo del pensiero nelle novità che hanno cambiato la Storia: “e la locomotiva sembrava fosse un mostro strano Che l’uomo dominava con il pensiero e con la mano: Ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite”.

Viaggia all’opposto, il rapporto di una certa musica di oggi con il pensiero, stabilendo la priorità, quasi la necessità, di vivere come Fabio Rovazzi, “senza problemi, senza pensieri L’insalatina per restare leggeri Senza problemi, senza pensieri La posto oggi ma è una foto di ieri Travolti dallo stress: delirio universale Basta solo non pensare (…) Senza pensieri, nessuno vuole problemi Solo fake new e clickbaiting, baby (…) Senza problemi, senza pensieri Come i vecchietti a esaminare cantieri Senza problemi, senza pensieri Abbiamo terra piatta e cieli sereni”, e come unica soluzione, “non pensare, non pensare, non pensare, lascia stare Ti fa male, ti fa male, ti fa male”.

Per tale via, diventa una grande aspirazione, immedesimarsi nelle parole di Sfera Ebbasta, “sono Francesco Totti e Alex Del Piero Solo facendo soldi senza più pensieri Sempre perenne rolling quando arriva sera”. A questo punto, meglio ragionare d’amore, partendo da quel “pensiero stupendo” di Patty Pravo, che “nasce un poco strisciando Si potrebbe trattare di bisogno d’amore Meglio non dire”, diversamente da Mia Martini, quando ci canta di “questi miei pensieri Sconosciuti solo fino a ieri Nascono improvvisi dentro me Con le tue parole i tuoi sorrisi Come un fiume stai nascendo dentro me” e non c’è verso di tirarsene fuori, perché, come cantano i Tiromancino, “il mio pensiero vola verso te Per raggiungere le immagini Scolpite ormai nella coscienza Come indelebili emozioni Che non posso più scordare Il pensiero andrà a cercare Tutte le volte che ti sentirò distante Tutte le volte che ti vorrei parlare Per dirti ancora che sei solo tu la cosa che per me importante”; a tal punto che, come Sangiovanni feat Madame, “sono perso nel buio E non trovo la luce Sono dentro ad un loop Nei pensieri miei ci sei sempre tu”.

Del resto, se non è stata mai valida, in amore, la formula ‘due cuori e un unico pensiero’, quando non siamo ancora consapevoli e padroni di ciò che proviamo, può accadere ciò che canta Anna Oxa, “per te, per te una canzone Mai una povera illusione, un pensiero banale Qualcosa che rimane invece Per me, per me più che normale Che un’emozione da poco mi faccia stare male Una parola detta piano basta già Ed io non vedo più la realtà”.

Dalle prime fratture amorose si passa al sospetto, per cui anche se “non c’è più serata in giro e chiami tu (…) Non c’è più nessuno che ti fa Pensare male di me”, a volerla dire con Elodie & The Kolors, “in fondo non sai se crederci veramente” e cominci a pensare male di me Anche quando non vuoi poi fai finta di niente (…) ma in fondo non vuoi Andare via veramente”. Nella coppia, c’è sempre chi è più lucido nei pensieri e sa bene come stanno le cose, tanto da proporre” lascia un vestito da me così domani potrai Avere ancora una scusa Per ritornare da me”.

Del resto, anche Fabrizio Moro è solido nel farci sapere che “un’emozione una paura che anche la paura più grande Può svanire se trovi la forza di difendere il tuo pensiero”. Diversamente, potremmo fare ricorso al pensiero laterale, che ci offre la possibilità di affrontare il problema da angolazioni diverse e, magari, ribaltando i ruoli, farci chiedere, con Vasco Rossi, “cosa faresti al posto mio Se ogni pensiero Se ogni pensiero fossi io? Cosa faresti tu? Cosa faresti tu?”. Male che vada, ci viene incontro Dolcenera, e mi libero di tutto, qualche volta su lascio perdere i pensieri, faccio così E volare leggeri come le nuvole lassù qualche volta io mi sento così qualche volta su!“.

Da qui, posso immaginare ogni situazione con gli strumenti della mia fantasia e con la migliore predisposizione possibile; con quel pensiero positivo, cantato da Jovanotti, “io penso positivo Perché son vivo, perché son vivo Io penso positivo Perché son vivo e finché son vivo Niente e nessuno al mondo Potrà fermarmi dal ragionare Niente e nessuno al mondo Potrà fermare, fermare, fermare, fermare Quest’onda che va Quest’onda che viene e che va (…) La musica, la la musica La fantasia”. Tutto ciò che conta, in fondo, ce lo dicono gli Stadio, con un’essenziale semplicità poetica: “tieni un pensiero per te Se fuori piove Tieni un pensiero per te Se non senti, amore Tieni un pensiero per me Che va via il male e anche il dolore Che non si muore, poi torna il sole”.

The following two tabs change content below.

Francesco Penta

Appassionato della parola in tutte le sue forme; prediligo, in particolar modo, la poesia a schema metrico libero. Strizzo l'occhio all'ironico, all'onirico e al bizzarro. Insieme alla musica sia la parola. Dopo la musica si ascolti il silenzio; da questo "vuoto sonoro" nasca un nuovo concerto.
Francesco Penta
Francesco Penta
Appassionato della parola in tutte le sue forme; prediligo, in particolar modo, la poesia a schema metrico libero. Strizzo l'occhio all'ironico, all'onirico e al bizzarro. Insieme alla musica sia la parola. Dopo la musica si ascolti il silenzio; da questo "vuoto sonoro" nasca un nuovo concerto.