martedì, Aprile 16, 2024

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Irama cerca un’identità in “Giovani per sempre” – RECENSIONE

Recensione dell’ultimo album d’inediti del giovane cantautore

Poco tempo ma tante canzoni. Questo è il motto dell’ultimo anno di Irama, giovanissimo cantautore tornato alla ribalta dopo la vittoria di Amici di Maria de Filippi. Vittoria del talent ed EP campione di vendite (qui la nostra recensione) a giugno 2018 ed un nuovo album d’inediti, Giovani, ad ottobre che è, poi, stato ristampato a febbraio 2019 come Giovani per sempre.

L’album essenzialmente è l’unione di due diverse anime ed esigenze comunicative. Da una parte le storie dense di contenuti, dall’altra quella più leggera, mainstream e fresca. Da una parte il lato cantautorale, che comunque si fonde ai suoni e ai motivi più contemporanei, dall’altra il lato più “sciocco” e musicalmente più immediato per il pubblico teen e da talent che, di fatto, ha resuscitato (meritatamente) la carriera di questo giovanissimo.

Ora si apre con la sanremese La ragazza con il cuore di latta, autentico manifesto del desiderio di raccontare storie e di farlo anche con una certa profondità che qui viene calcata e rimarcata da un ottimo coro gospel che sorregge l’inciso anche vocalmente oltre che melodicamente. Nella prima versione, però, l’album si apriva con Bella e rovinata, altro autentico manifesto di quella parte più intima e ricca di storytelling di questo disco oltre che più profondamente legata anche agli esordi musicali del giovani Irama nel post Sanremo 2016. Il brano viene anche proposto, in chiusura di disco, in una speciale versione acustica che risalta ancor di più l’intimità di una storia con un peso specifico non banale.

Un tema fondamentale del disco è proprio quello della gioventù che viene affrontato e analizzato da diversi punti di vista a partire dalla bella e funzionale Non mollo mai che con coscienza suona profondamente personale ricordando i momenti in cui tutto sembrava finito e difficile. Le parole non possono che non scorrere come fiumi dandosi all’ascoltatore con vigore e forza e riuscendo a comunicare tutta quella difficoltà che si è sentita sulla propria pelle: “se non ti alzi quando cadi, mai nessuno qui ti aiuterà”. Il brano viene anche rivisto in collaborazione (e, forse, con un po’ troppa carne al fuoco) con Vegas Jones, che riscrive la prima strofa inserendo quasi un minuto di barre, e con i The Kolors, che aumentano ancora di più l’energia dell’inciso potente. La chiusura è riservata proprio a Giovani che con efficacia traccia un ritratto delle nuove generazioni raccontandone “vizi da adulti” “occhi imbevuti di rabbia ma senza un perchè”.

La parte più frivola e leggera sposta il focus sulla musicalità ed il ritmo giocando su elementi di contemporaneità come suoni distorti e qualche sintetizzatore. Si passa dal raccontarsi come Rockstar, che comunque riflette sui pro e contro della popolarità, al giocare con i distorsori in Stanotte, che richiama da vicino il mondo più “trap” di oggigiorno, passando per la ricerca di un beat fresco in Escort.

Viene poi una massiccia parte semi-acustica che sposta l’attenzione dei testi al rapporto a due più romantico, normale e concreto arrivando a raccontare la gelosia in Icaro (anche questa rivista con l’apporto di Mr.Rain che si ritaglia una strofa da riscrivere pur aggiungendo ben poco al brano) e la più mielosa delle relazioni in Vuoi sposarmi? in cui la lei è “l’unica folle che ancora mi ama”. Chiudono anche questa parentesi Poi, poi, poi…, che su di arpeggi di chitarra suona come una piccola cantilena in cui si inserisce un beat per qualche barra di rap che racconta di quando i fari erano spenti, e Sceglimi, sempre con un arrangiamento tutto basato sulla chitarra acustica per dar senso ad una dedica d’amore senza tempo.

Giovani per sempre, dunque, non è ancora il disco della maturità di Irama bensì è un disco che, ancora, non sa quale delle due parti musicali individuate sia quella giusta da prendere in modo definitivo. O meglio, forse il desiderio di prenderne una, sacrificando l’altra, è presente e la si intuisce ma contemporaneamente è forte anche il timore di dover rinunciare, con tale scelta, ad una fetta di pubblico, più o meno importante, che indubbiamente si rivela spesso essenziale.

Migliori tracce: La ragazza con il cuore di latta – Non mollo mai – Giovani

Voto complessivo: 7.3/10

Video-recensione |

(in aggiornamento)

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.