martedì, Marzo 19, 2024

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“I passi dell’amore”, la nuova primavera di Irene Grandi – RECENSIONE

Disponibile in radio dal 10 maggio il nuovo singolo dell’artista che anticipa l’album “Grandissimo”

Si riaffaccia sul panorama discografico con un brano dal forte retrogusto di rinascita Irene Grandi, artista di conclamato spessore che, nel corso di questi suoi venticinque anni di carriera, ha mostrato grande versatilità e voglia di fare cose nuove, cambiando più volte pelle, ma senza mai adattarsi al mondo circostante in costante evoluzione. La cantautrice toscana ha saputo mantenere il proprio equilibrio rimanendo se stessa, pur sperimentando e ricercando stimoli nuovi, fino ad arrivare al singolo I passi dell’amore, composto a quattro mani con Antonio Di Martino, che anticipa l’uscita del suo dodicesimo album in studio “Grandissimo”, disponibile negli store a partire dal prossimo 31 maggio.

In un’epoca in cui i cantanti fanno a gara per accaparrarsi il titolo di tormentone estivo, sfornando brani che seguono sonorità e cliché da bagnasciuga, Irene Grandi sceglie di tornare con un pezzo senza etichette, che non appartiene né ad un genere né ad una stagione e che, proprio per questa ragione, ambisce a restare nel tempo.

Nel testo si analizza il clima di assoluta incertezza che si respira oggigiorno: “c’è chi ha perso la sua guerra ad ogni logica, chi è finito contro un muro solo per la verità, sotto un cielo che non parla ci sentiamo soli, c’è chi si è perduto dentro per cercarsi fuori”. L’invito è quello di guardare al di là, uscire fuori dai soliti preconcetti e godersi la vita, in tutta la sua spettacolare imprevedibilità, perché “il vento può cambiare direzione e la felicità ha la forma delle nuvole”.

In un momento storico-metereologico in cui l’inverno sembra non voler concederci belle giornate e l’estate si appresta a tornare più torrida che mai, ecco come attraverso “I passi dell’amore” si riesce ad assaporare un po’ di freschezza e di profumi tipici della primavera. Perché sarà pur vero che non esistono più le mezze stagioni ma, fortunatamente, c’è ancora spazio e speranza per le belle canzoni.

Acquista qui il brano |

I passi dell’amore | Video

I passi dell’amore | Testo

Ci sono strade che percorri ma non sai perché
mentre la città si arrende ai fari delle macchine
ti ritrovi ad un incrocio tra un semaforo e un lampione
inseguendo inutilmente i passi dell’amore
c’è chi ha perso la sua guerra ad ogni logica
chi è finito contro un muro solo per la verità
sotto un cielo che non parla ci sentiamo soli
c’è chi si è perduto dentro per cercarsi fuori

Ma fuori dalla porta
fuori da cosa
cuori nella nebbia oppure dentro casa
fuori dai calcoli della televisione
fiori che aspettano sopra a un balcone

Tutto può succedere
il vento… può cambiare direzione
e la felicità
ha la forma delle nuvole
e niente resta uguale
tornare insieme forse cambierà la nostra vita
o forse lascerà tutto com’è

Ci sono storie che ricordi ma non sai perché
altre invece che dimenticare è facile
i cartelli autostradali in una direzione
ma io inseguo ancora i passi dell’amore

Fuori nella nebbia oppure sotto casa
il freddo su ogni cosa

Tutto può succedere
il vento… può cambiare direzione
e la felicità ha la forma delle nuvole
e niente resta uguale
tornare insieme forse cambierà la nostra vita
o forse lascerà tutto com’è

E se cerchi una risposta
che non arriverà
continui… inseguendo ancora i passi dell’amore

Tutto può succedere
il vento… può cambiare direzione
e la felicità ha la forma delle nuvole
e niente resta uguale
tornare insieme forse cambierà la nostra vita
o forse lascerà tutto com’è

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Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.