Recensione del nuovo album della cantante
A distanza di più di dieci anni dal suo ultimo progetto discografico concepito interamente in lingua italiana Ivana Spagna torna a proporsi al suo amato pubblico nella sua veste più vicina e sincera con un disco, 1954, con cui vuole continuare a raccontarsi sotto il segno della verità, della quotidianità e della semplicità pop che da sempre contraddistinguono lei stessa e la sua musica. Dieci tracce in cui Ivana viaggia tra proprie creazioni e melodie e parole altrui in cui, però, riflette sempre la propria immagine di donna e di artista.
Ad aprire le danze è Nessuno è come te che ha funto anche da singolo apripista dell’intero progetto dopo qualche estratto anticipatore. E’ qui che la Spagna da il meglio di sè tirando fuori tutta quella sua riconoscibilità interpretativa e compositiva per raccontare di un amore che si vuole vivere “fino in fondo” malgrado la certezza che, poi, nessuno al mondo potrà davvero sostituire quell’amato. A marchiare l’intero brano, però, è il bell’utilizzo dei fiati che accompagna un arrangiamento orchestrale piuttosto classico creando dinamica e arricchendo la tradizione delle classiche ballate pop di cui Spagna da sempre è regina.
Le collaborazioni si dividono tra la tradizione pop di Amici per amore, pensata e scritta dagli Audio 2 giocando su di un motivetto leggero ed orecchiabile, e la più attuale Cartagena, realizzata in una veste internazionale con Jay Santos che concretizza le ricercate atmosfere reggae in cui la voce di Spagna si adatta alla perfezione risultando peraltro credibile e spendibile.
Ci sono poi la più “futurista” Nonostante tutto, in cui la voce viene resa metallica e gioca con le doppie linee vocali per creare dinamica pur non ricadendo nelle abusate e prevedibili strutture electro-pop, la cover di Se io se lei, che Spagna aveva già interpretato in quel di ‘Music Farm’ rendendo perfettamente onore al classico di Biagio Antonacci, e la Nel tempo, in cui Ivana torna a rivestire i panni di autrice per raccontare del continuo ritorno dell’amore nella vita.
Ivana Spagna, insieme al fratello Giorgio, è l’autrice unica anche di Mi manchi tu, che mette l’accento sulla sensazione di solitudine e di mancanza sfruttando un inciso tutto basato sulla contrapposizione vocale con i controcanti, e della conclusiva Chissà se mai, che, invece, gioca anche con delle sfumature etniche per un arrangiamento minimale e totalmente sinfonico che crea la giusta intimità per concludere (forse anche troppo velocemente) un viaggio emotivo e personale.
Migliori tracce | Nessuno è come te / Se io se lei
Voto complessivo | 7.9/10
Tracklist |
- Nessuno è come te
[Ivana Spagna, Giorgio Spagna] - Prigioniera del tuo nido