domenica 24 Novembre 2024

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Jack Savoretti, l’ultimo dei romantici, sempre meno le canzoni d’amore

Ho capito di non voler sprecare l’eredità più grande di mio padre: il legame con questo Paese. Lui era genovese, è morto due anni fa” queste le parole di Jack Savoretti, una lunga militanza artistica e otto album all’attivo, l’ultimo dei quali, il primo in italiano, uscirà il prossimo 10 maggio. “I miss Italia” questo il titolo dell’album, sarà preceduto dall’uscita in anteprima il prossimo 22 febbraio del remake di “Senza una donna” . L’artista ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair, durante i giorni concitati del Festival di Sanremo, sotto la pioggia battente del venerdì dei duetti in cui ha accompagnato Diodato nell’esecuzione di “Amore che vieni amore che vai” di Fabrizio De Andrè. Di seguito un estratto dell’intervista :

Come vi siete conosciuti, lei e Diodato?

Per celebrare Roma il giornalista Stefano Mannucci aveva riunito un gruppo di cantautori, all’epoca poco noti: Antonio (nome di battesimo di Diodato, ndr) aveva eseguito Roma capoccia di Venditti, io Roma nuda di Califano. Da allora siamo rimasti in contatto. Quando ha vinto Sanremo nel 2020 gli ho scritto mille messaggi. Anche i miei figli adorano Fai rumore e sono le uniche due parole in italiano che hanno imparato”

Guarda il Festival a casa, in Inghilterra?

No. Lo guardavo da ragazzino, a Lugano, dove ho vissuto dieci anni. Il primo Sanremo di cui ho memoria è del 1992: ero in Italia con mio padre, l’avevo seguito in un viaggio di lavoro, faceva il mediatore marittimo. Aveva vinto la coppia che cantava Non amarmi”.

Aleandro Baldi e Francesca Alotta.

“Ho appena visto lei qua in giro. Che revival!”

Altro momento revival: la nuova versione italo-inglese di Senza una donna (Without A Woman) di Zucchero a cui ha collaborato.

Sono cresciuto con quel pezzo. E se Zucchero ti chiede di saltare, salti. Mi ha cercato quando ha saputo che stavo lavorando all’album in italiano”

Come mai questa decisione proprio adesso?

È una vita che mi chiedono di farlo, perché il vostro mercato non è accogliente con la musica inglese, salvo qualche hit enorme. Però non ho mai voluto: non mi sembrava una scelta genuina. L’ho allontanata ancora di più subito dopo la morte di mio padre: l’Italia era diventata il cuore del mio dolore. Sono dovuto comunque venire qui e nel momento in cui sono atterrato a Milano, ho sentito il bisogno di uscire dalla comfort zone e non sprecare l’eredità di mio papà. Ovvero il legame con questo Paese”

Come dobbiamo interpretare il titolo? Da I miss Italia, mi manca l’Italia, o dal concorso che celebra la bellezza made in Italy, visto che con il disco la celebra anche lei?

Non avevo pensato al parallelismo con il concorso di bellezza! Mi piace. Forse glielo rubo”

Torniamo al ragazzo che va male a scuola e scopre la poesia.

Andavo male anche in musica: ero stato inserito nel gruppo di quelli che non sapevano cantare. Ma forse non era il contesto per me. A un certo punto ho lasciato l’istituto dei Salesiani di Don Bosco e mi sono iscritto alla scuola americana. Non ero Edgar Allan Poe, però ho iniziato a scrivere poesie che meritavano voti decenti. Mia madre mi ha suggerito di prendere la chitarra di casa, che veniva strimpellata alle cene con gli amici, e trasformare i versi in musica”

Ha collezionato collaborazioni importanti, da Bob Dylan a Kylie Minogue.

Vorrei raccontarle che ho incontrato Dylan in una casbah a Marrakech, invece è stato meno romantico. I nostri manager si sono accordati. Gli ho mandato un pezzo. Due settimane dopo – l’attesa è stata tremenda – mi è arrivato questo messaggio: “Yeah, I love it. Bob” “

E Kylie Minogue?

Per me lei è l’Edith Piaf della nostra generazione. E una sopravvissuta: il cancro, l’amore tragico per Michael Hutchence degli INXS poi scomparso… la sua storia è one in a million. Dovevamo lavorare alla cover di Rivers of Babylon, ma non mi pareva convinta. In attesa di incontrarci, avevo scritto al pianoforte qualcosa per lei, mi era venuta la frase: Music’s Too Sad Without You, la musica è troppo triste senza di te. Gliel’ho fatta sentire. Prima reazione: “È davvero deprimente”. Seconda reazione: “Dammi il microfono”

L’abbiamo definita l’ultimo romantico del rock mondiale. Le piace?

Mi piace, specialmente oggi che ci sono sempre meno canzoni d’amore romantiche”

Com’è una canzone d’amore romantica?

Celebra la magia della quotidianità. Una dichiarazione spettacolare non è romantica; lo è chiedere a una persona di sposarla. San Valentino non è romantico, Roberto Benigni lo è. “Mi sono innamorato di te perché non avevo niente da fare” di Luigi Tenco è fucking romantic”

Il brano più appassionato che ha scritto lei?

Uno triste: Better off Without Me, perché è molto romantico lasciare qualcuno per farlo stare meglio”