Jacopo Sol e l’amore complicato di “Complici”- RECENSIONE
Analisi dell’ultimo inedito di Jacopo Sol, artista in gara nel talent Amici. “Complici” è un brano semplice e diretto. Disponibile dallo scorso venerdì 17 gennaio
Jacopo Sol, nome d’arte di Jacopo Pio Porporino, sforna un nuovo inedito dal titolo “Complici“. Il brano ha un testo importante, caratterizzato da una grancassa potente che percuote l’intero ritornello del pezzo.
Un inizio lento è fuorviante da quello che poi riscontriamo in una ripresa energica, decisa, fiammante e che sprigiona tutta la rabbia per una storia finita, che però nasconde al suo interno ancora tanta complicità. Da qui poi il titolo “Complici” appunto…
“Non so se finirà mai (finirà mai). Fingiamo di allontanarci. Mi gridi che mi odi (mi odi), e un attimo dopo sei tu che mi spogli. Per quanto possiamo nasconderlo? C’è qualcosa che ci lega e lo so (lo so). Che anche se gridi che mi odi, io e tu saremo sempre dei complici” recita un intercalare che racchiude l’intera essenza del brano. Il classico amo et odio catulliano torna prepotentemente tra due amanti che si allontanano e si riavvicinano, legati da qualcosa di indissolubili che torna sempre ad attrarsi l’uno all’altro.
Tutto questo è racchiuso in quest’inedito di Jacopo Sol, “Complici” è un brano semplice, chiaro, diretto. Assimilabile da tutti, senza un testo criptico o nascosto. Arriva come un pugno dello stomaco, aiutato anche da un ritmo battente che colpisce al primo ascolto. Un pezzo utile per quello per cui è stato creato, ovvero competere negli streaming digitali e ammaliare fiumi di teenager che non aspettano altro che ascoltarlo.