Jacopo Sol, “Di tutti” e il peso di un amore sospeso – RECENSIONE

Jacopo Sol Di tutti

Analisi dell’ultimo singolo di Jacopo Sol, concorrente in gara ad Amici 24. “Di tutti” è il titolo del brano disponibile in digitale dallo scorso 1° aprile

Jacopo Sol torna con “Di tutti”, il nuovo inedito presentato nel corso della quarta puntata del serale di Amici 24 (qui le nostre pagelle).

Il testo è stato scritto da Jacopo Pio Porporini (Jacopo Sol), Alessandro La Cava e Nicola Lazzarin, mentre la produzione è stata curata da Cripo. “Di tutti” arriva dopo il precedente inedito “Complici” e rappresenta in pieno l’evoluzione della giovane artista dall’entrata nella scuola fino ad oggi.

Si tratta di una ballata contemporanea, dove le parole e la voce a reggono il peso emotivo. E di peso, qui, ce n’è tanto: quello dell’assenza, del rimpianto, della gelosia che non ha più un diritto d’autore. È la storia di un amore finito, ma non chiuso. Di una persona che non è più “sia”, ma non è ancora solo “di tutti”, perché resta un qualche legame elettivo che stringe la mente e il cuore.

Il pezzo non cerca soluzioni né rivincite, ma resta sospeso in un dolore lucido e riconoscibile, quello che si prova quando una relazione si spezza. Una trasformazione che fa male, ma che si rivela inevitabile. Jacopo Sol trova così la sua chiave più autentica, personale e viscerale.

Jacopo Sol – “Di tutti” | Testo

Quante cose da dirti nei giorni più tristi ti rivedrò
Senza più la tua voce distrutta
Sei la fine e l’inizio vedrai prima o poi mi convincerò
Che alla fine è la cosa più giusta,
mi sto dando la colpa però
vorrei dare la colpa all’età
ricamavo la tua libertà
che citavi montale ma
ti immagino lasciarti andare
sopra i letti delle altre persone
e impazzisco perché vorrei avere come te
la forza di dimenticare ma

Lasciami
da solo, da solo
ma infondo sai
che vorrei soltanto che tu fossi qui anche se

Ti ho lasciato sola in strada e non sento più me
non è perché sei degli altri
è che non sei più me
e forse è la scelta appropriata
ma perché
ancora mi fa così male
ora che
sei di tutti, di tutti, di tutti
tranne me
e di tutti, di tutti, di tutti
tranne me

Ti ho scritto tutto su un foglio
che si è distrutto con la pioggia
e con il pensiero che ti spoglio
ma solo per metà
e non ci sentiamo da un po’
vorrei dare la colpa all’età
tu pretendi la tua libertà
io non trovo la pace
ti immaginerò camminare
sulle labbra delle altre persone
e mi illuderò ancora di avere come te
la forza di ricominciare ma
infondo sai
che vorrei soltanto che tu fossi qui anche se

Ti ho lasciato sola in strada e non sento più me
non è perché sei degli altri
è che non sei più me
e forse è la scelta appropriata
ma perché
ancora mi fa così male
ora che
sei di tutti, di tutti, di tutti
tranne me
e di tutti, di tutti, di tutti
tranne me

Te lo prometto
che nonostante scorra lento il tempo
per anni o mesi resto
col dolore nello sterno
ma smetterò quando sarà il momento
in cui vorrai essere mia
non di tutti, di tutti, di tutti
di tutti, di tutti, di tutti, tu
sei di tutti, di tutti, di tutti
tranne me
sei di tutti, di tutti, di tutti
di tutti, di tutti, di tutti tu
sei di tutti, di tutti, di tutti
tranne me

Scritto da Nico Donvito
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