Jalisse, presentata “Taratata”: la canzone non ammessa a Sanremo
I Jalisse sono tornati in in tv per presentare il brano proposto per Sanremo 2026 con il quale hanno incassato la loro 29esima esclusione dal Festival
I Jalisse con il Festival di Sanremo hanno un legame lungo quasi trent’anni: nel 1996 debuttarono tra le Nuove Proposte con “Liberami”, dodici mesi dopo conquistarono l’Ariston trionfando tra i big con “Fiumi di parole”, canzone diventata un classico della musica italiana.
Ora il duo formato da Alessandra Drusian e Fabio Ricci Torna a far parlare di sé per un motivo molto diverso: la ventinovesima esclusione dalla kermesse. Lunedì 16 dicembre, i Jalisse sono stati ospiti del programma “La volta buona” condotto da caterina balivo, dove hanno presentato per la prima volta in tv “Taratata”, il brano che avevano sottoposto alla commissione della 76esima edizione del Festival di Sanremo.
In studio, i due artisti hanno raccontato di aver inviato tre brani diversi nel tentativo di tornare in gara sul palco del Teatro Ariston. Tra questi, proprio “Taratata”, eseguita live durante la trasmissione. Al termine dell’esibizione, Fabio Ricci ha spiegato che nel testo del pezzo ha voluto inserire elementi molto personali: «C’è la famiglia», ha rivelato, lasciando intendere quanto il brano sia legato alla loro storia privata e artistica.
Sull’ennesimo “no” da parte di Sanremo, Alessandra Drusian ha raccontato il momento della presa di coscienza: «Lì per lì ormai l’avevamo capito, nessun messaggino è arrivato, nessuna notizia, però noi dobbiamo ironizzare la cosa ed esorcizzarla».
Fabio Ricci ha poi aggiunto: «L’ironia è un’arma molto importante perché di fondo c’è un’ingiustizia. Ringrazio veramente tutto il pubblico, vi adoriamo», sottolineando il sostegno ricevuto dai fan in questi giorni. E ha concluso: «Stiamo leggendo e sentendo dei commenti molto notevoli, importanti».
Tra ironia, delusione e gratitudine verso il pubblico, i Jalisse continuano così il loro percorso “parallelo” rispetto al Festival che li ha consacrati nel 1997, ma che da allora, almeno per ora, non ha più aperto loro le porte.