Una nuova ventata di aria fresca nella new wave emergente italiana
I Kafka Sui Pattini, giovane ensemble partenopea (per la precisione pompeiana), erano nel mio mirino da tempo, da quando mi apparve sulla bacheca Facebook il videoclip di un loro brano, Shakespeare got drunk. Mi catturò la melodia travolgente del pezzo ma ancor più il loro essere straordinariamente stilosi. Il brano mi piacque, ok. Cliccai quindi “Like” alla loro pagina, così da rimanere aggiornato sulle loro uscite.
Complice il nuovo algoritmo del social network di Zuckerberg Mark – che rende un lavoraccio per le pagine farsi notare sulle bacheche degli utenti – persi del tutto le loro tracce, dimenticandomene, fino a quando il venti di febbraio mi appare un interessante post sponsorizzato: “Ascolta subito “Gok Art”, il disco d’esordio dei Kafka Sui Pattini“.
E un senso di curiosità mi assale in quel pomeriggio del venti febbraio. Apro Spotify e inizio l’ascolto. Ciò che attraversa il mio apparato sonoro è un disco suonato da una band che chiaramente sa cosa sta facendo e dove vuole portare l’ascoltatore. Nulla è lasciato al caso. Ma che i Kafka sui Pattini sapessero il fatto loro era possibile scorgerlo già nel brano che me li fece scoprire.
Le tracce sono dieci e molto brevi – la più duratura è You always do, quella che chiude l’album, che segna tre minuti e trentaquattro secondi – e al termine dell’ascolto la sensazione che si prova è di completezza, di aver ascoltato tutto quello che c’era da ascoltare, perché per loro non c’era altro da dire.
In questa occasione la durata minima dei brani si rivela un vantaggio, perché ha donato concretezza al progetto. E in tali occasioni è anche difficile trovare brani che riescano a restare poi impressi, invece, con piacere vengono ricordati la title track, Gok Art, la distorta Less hipsters, more chipsters e la colorata Sex on the beach (che ben figurerebbe anche in radio).
In un momento particolarmente florido per la scena emergente italiana, Mark, Davie Doo, Chris, Acero e Lollo hanno tutto al posto giusto e sono una mina potentissima pronta ad esplodere. Insomma, se dovessi puntare in questo momento dieci centesimi su un volto nuovo, li punterei sui cinque dei Kafka Sui Pattini.
Puoi acquistare “Gok Art” (etichetta Studio 8) a questo link.
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