venerdì 22 Novembre 2024

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Kris: “Sul palco mi piace metterci la verve” – INTERVISTA

Da qualche settimana è uscito il tuo secondo singolo inedito, “Bloody Mary”. Ci racconti che brano è per te questo?

<<Innanzitutto, come giustamente anticipavi tu, “Bloody Mary” è il mio secondo singolo: ho iniziato questo mio percorso discografico già da anni per ricercare, insieme al mio team, un sound che potesse rispecchiarmi, diversificarmi rispetto ad altre proposte del panorama attuale ed esaltare le mie qualità. E’ stata un’attesa molto riflettuta quella che ha preceduto l’uscita di questi due brani, il primo “Resto io” e ora “Bloody Mary”, una canzone che mi permette di raccontare la storia di tutte le ragazze che hanno vissuto la fine di una storia d’amore che, però, ho voluto vedere in modo positivo ed energica. Credo, infatti, che dopo una sconfitta ci sia sempre una porta che si apre>>.

Questa voglia di far emergere la positività oltre che nel testo esce fuori anche nei suoni che uniscono il pop-rock, tipico della tradizione italiana, con l’elettronica, che ultimamente va di gran moda.

<<Esattamente. E’ un electro-rock che trasmette la mia voglia di esprimere con grinta ciò che si dice. Sono una ragazza decisa a cui piace molto quella verve sul palco quando canto live ed una mimica accentuata per accompagnare il valore della parola. Attraverso questo mio sound ho voluto avvalorare questa mia scelta che, penso, mi rispecchi anche in quanto persona>>.

So che sei al lavoro anche per il tuo primo EP d’inediti con un team davvero importante composto dal produttore Stefano Borzi (già al fianco di Valerio Scanu e dei Tiromancino) fino a musicisti di grande rilievo. Che EP sarà se ci puoi anticipare qualcosa?

 <<Sicuramente è un team di professionisti che mi ha aiutato molto nella ricerca della mia personalità e del mio suono e che si è rivelato composto di persone davvero speciali che mi hanno messa da subito a mio agio. Per questo primo album abbiamo deciso di attuare interamente queste sfumature pop-rock che abbiamo studiato nei minimi dettagli mentre, magari, per un prossimo lavoro ci piacerebbe esplorare lingue e suoni diversi visto che canto anche in inglese, francese e spagnolo>>.

Riguardo al periodo di pubblicazione di questo primo lavoro avete già scelto una data oppure, per il momento, è ancora tutto in costruzione?

<<Diciamo che stiamo lavorando per concludere l’EP e pubblicarlo entro l’anno inserendoci sicuramente questi primi due singoli e altri 4 brani di cui uno lo abbiamo pensato per un’eventuale partecipazione a Sanremo Giovani nel 2018>>.

Leggendo la tua biografia si nota come tu abbia impiegato molto tempo nella costruzione di una gavetta “vecchio stampo” impegnandoti come corista e in numerosi eventi live. Quanto è stato importante per te questo percorso di costruzione di una propria identità?

<<Per me è stato fondamentale e credo che attraverso queste modalità di partecipazione ad eventi ed esperienze diverse, che per me sono andate dai locali di Roma fino ad “Amici” dove ho fatto la corista, io sia riuscita a costruirmi una base solida per costruire il mio futuro. Credo sia importante fare gavetta perché questa ti prepara ad un qualcosa di più grande che arriverà, magari, in futuro e dove sarà richiesto di sapersi gestire e saper cosa fare in tutta una serie di situazioni>>.

Nella tua esperienza ci sono degli artisti che in qualche modo ti ispirano e dai quali fai derivare il tuo sound o il tuo modo di fare ed intendere la musica?

<<Si, a me piace molto, come ti dicevo, l’energia sul palco che si traduce inevitabilmente in emozioni. E’ per questo che l’artista che più mi rispecchia a livello internazionale è sicuramente Rihanna, un vero animale da palco. Mi piace molto, però, essere attenta anche alla dimensione più riflessiva ed intima che, secondo me, comunica bene Ed Sheeran dal quale prendo alcune idee>>.

In Italia riesci a ritrovare dei pari punti di riferimento oppure ti consideri più vicina ad una dimensione estera?

<<Attualmente non c’è una singola figura che, in qualche modo, mi ispiri in modo particolare. Quello che sto, invece, cercando di fare è prendere degli spunti da ogni artista che mi piace per inserirlo nel mio progetto che è incentrato, per ora, sulla lingua italiana>>.

Se potessi rubare un brano della storia della musica italiana che avresti voluto scrivere o cantare tu per prima quale sceglieresti?

<<”Avrai” di Claudio Baglioni per quanto riguarda la musica italiana. Se dovessi guardare alla dimensione internazionale sicuramente “Imagine” di John Lennon>>.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.