Ogni giorno una canzone che ci ricorda un anno e un momento diverso
IL GIORNO:
E’ la giornata degli innamorati questo 14 febbraio universalmente etichettato come giorno di San Valentino. Tra un bacio ed un altro, però, questo è anche il giorno che ricorda la scomparsa (2003) della celebre Pecora Dolly, primo mammifero frutto della clonazione artificiale, ed il debutto della piattaforma di video-streaming di YouTube che in questa giornata fece il proprio debutto in California nel 2005.
Musicalmente quella del 14 febbraio è la giornata che ricorda la nascita di un celebre cantautore nostrano come Paolo Benvegnù oltre che la stella italiana nel mondo Filippa Giordano, celebre internazionalmente per la propria potenza vocale ed il suo talento.
LA CANZONE:
Il 31 febbraio 2013 arrivava in rotazione radiofonica la voce di Max Gazzè per una martellante Sotto casa che qualche ora prima era stata presentata per la prima volta in assoluto sul palco del Teatro Ariston per la gara del Festival di Sanremo dove aveva “battuto” la “concorrenza interna” di ‘I tuoi maledettissimi impegni’, il secondo dei due brani proposti dal cantautore romano alla kermesse.
In una cornice istrionica e musicalmente irresistibile Gazzè è in grado di costruire una narrazione intensa ed interessante che si concede la possibilità di esplorare il mondo di chi s’impegna per la predicazione e la diffusione delle proprie convinzioni.
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Sotto casa | Videoclip
Sotto casa | Testo
Apra la sua porta, faccia presto
Non importa cosa crede lei di questo movimento
Ma l’avverto che al suo posto non ci penserei due volte
Dato l’imminente arrivo di gesù
Perché poi non torna più
Mi son reso conto che serpeggia tra i credenti il malcontento
Per la pioggia di mancati appuntamenti
Nei millenni ma si metta nei suoi panni
Quell’incetta di pianeti da salvare
Di pianeti da salvare
Possa la bontà del vostro cuore riscoprire che la verità
Si cela spesso dentro una persona sola
E non è tanto il sesso a consolare l’uomo dal suo pianto
Ma l’amore buono ed il perdono santo del signore
Lasci che le spieghi in due parole
Com’è facile sentire gli echi bassi ed immorali
Di comportamenti frivoli e meschini
Quali certi omini in abito da donna
La vergogna che neanche gli animali
Apri un istante e ti farò vedere io
Che nasce sempre il sole dove cerco dio
In tutti i poveretti che hanno perso
Il senso immenso della vita
Non chiedo mica un regno intero, dico io
Sono un indegno messaggero e cerco dio
In chi vendette onore per denaro
E ora nel cuore mette un muro
Lei non si dimostra
Illuminato dalla grazia
Della vostra santa vergine Maria
Lo chiami pure, se ritiene
Il capo della polizia
Ma a chi conviene tutta quella baraonda
Se l’ozono si è ridotto a un colabrodo
E basta un solo farabutto
A fare in modo che dell’uomo non rimanga neanche l’ombra
E poi ficcatevelo in testa
Non si viene al mondo tanto per godere
Ma soltanto perché un bene superiore ci ha creati
Apri un istante e ti farò vedere io
Che nasce sempre il sole dove cerco dio
In tutti i poveretti che hanno perso
Il senso immenso della vita
Non chiedo mica un regno intero, dico io
Sono un indegno messaggero e cerco dio
In chi vendette onore per denaro
E ora nel cuore mette un muro
So che sei lì dentro
Non ti muovi ma ti sento
Oggi te la cavi, sì
Ma non finisce qui
In tutti i poveretti che hanno perso
Il senso immenso della vita
Non chiedo mica un regno intero, dico io
Sono un indegno messaggero e cerco dio
In chi vendette onore per denaro
E ora nel cuore mette un muro
Ilario Luisetto
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