venerdì, Marzo 29, 2024

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La canzone del giorno, 18 marzo: “Ha perso la città” di Niccolò Fabi

Ogni giorno una canzone che ci ricorda un anno e un momento diverso

IL GIORNO:

Ricorre oggi, 18 marzo, la giornata nazionale dedicata alla memoria delle vittime del Covid-19 dopo un anno di estrema sofferenza nel nostro Paese. Il 18 marzo, però, è anche il giorno in cui nel 1990 avvenne il più grande furto d’arte della storia degli USA con il furto di ben 12 dipinti del valore di 100 milioni di dollari dall’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston.

Musicalmente quella del 18 marzo è la giornata che ricorda la nascita di un grande artista come Bobby Solo ed un’icona della nostra musica anni ’80 come Ivan Cattaneo.

LA CANZONE:

Il 18 marzo 2016 arrivava in rotazione radiofonica la voce sempre delicatissima e profonda di Niccolò Fabi per intonare la sua Ha perso la città che offriva la propria personale visione sul tema ancora attualissimo della sfida dell’urbanizzazione, della socializzazione nelle grandi metropoli e nello sfruttamento delle opportunità offerte da determinati contesti e realtà.

Acquista qui il brano |

Ha perso la città | Videoclip

Ha perso la città | Testo

Hanno vinto le corsie preferenziali
Hanno vinto le metropolitane
Hanno vinto le rotonde e i ponti a quadrifoglio alle uscite autostradali
Hanno vinto i parcheggi in doppia fila
Quelli multipiano, vicino agli aeroporti
Le tangenziali alle 8 di mattina
E i centri commerciali nel fine settimana

Hanno vinto le corporazioni infiltrate nei consigli comunali
I loschi affari dei palazzinari
Gli alveari umani e le case popolari
E i bed & breakfast affittati agli studenti americani
Hanno vinto i superattici a 3.000 euro al mese
Le puttane lungo i viali, sulle strade consolari
Hanno vinto i pendolari

Ma ha perso la città, ha perso un sogno
Abbiamo perso il fiato per parlarci
Ha perso la città, ha perso la comunità
Abbiamo perso la voglia di aiutarci

Hanno vinto le catene dei negozi
Le insegne luminose sui tetti dei palazzi
Le luci lampeggianti dei semafori di notte
I bar che aprono alle sette
Hanno vinto i ristoranti giapponesi
Che poi sono cinesi anche se il cibo è giapponese
I locali modaioli, frequentati solamente
Da bellezze tutte uguali
Le montagne d’immondizia, gli orizzonti verticali
Le giornate a targhe alterne e le polveri sottili
Hanno vinto le filiali delle banche, hanno perso i calzolai

E ha perso la città, ha perso un sogno
Abbiamo perso il fiato per parlarci
Ha perso la città, ha perso la comunità
Abbiamo perso la voglia di aiutarci

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.