venerdì, Aprile 19, 2024

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La canzone del giorno, 23 luglio: “L’ultima cosa che farò” di Claudio Baglioni

Ogni giorno una canzone che ci ricorda un anno e un momento diverso

IL GIORNO:

Il 23 luglio è la data in cui, nel 2010, si formava la boyband degli One Direction che sarebbero diventati, in tutto il mondo, uno dei gruppi di maggior successo discografico della storia recente della musica internazionale. Era il 23 luglio anche il giorno in cui, nel 1962, veniva trasmesso il primo segnale televisivo interoceanico della storia.

Quella del 23 luglio è anche la data di compleanno di Edoardo Bennato, uno dei cantautori più amati dal pubblico italiano per i suoi innumerevoli successi che ha scritto e cantato.

LA CANZONE:

Il 23 luglio 2013 arrivava in rotazione radiofonica la proposta musicale di Claudio Baglioni per il singolo L’ultima cosa che farò. La canzone era il sesto singolo estratto dal futuro album d’inediti del cantautore romano che sarebbe uscito l’autunno successivo con il titolo di ‘ConVoi’.

Acquista qui il brano |

L’ultima cosa che farò | Videoclip

L’ultima cosa che farò | Testo

Nato così, cuore di cervo
Che batte uguale sia coraggio che paura
Son stato qui libero e servo
Coi piedi in casa e con la testa all’avventura
Con la mia età stretta tra i denti
E un gusto di rivolta o di rassegnazione
Tranquillità di quei perdenti
Che la speranza è diventata un’ossessione

Illuso o no, ladro di stelle
O forse un uomo nuovo sulla vecchia Terra
Intruso un po’ nella mia pelle
O un buon soldato in mezzo a una cattiva guerra
Io non guardai per non vedere
Sorriso sulla bocca e in gola tanta rabbia
E non volai per non cadere
Da solo mi son chiuso a chiave in una gabbia

Io verrò a sciogliere le labbra di vulcani
E quelle nostre bocche
Salirò le schiene degli oceani e sulle nostre
Io ti inseguirò negli occhi di uragani
Io verrò tra braccia e gambe di correnti in piena
E tra le nostre conche
Scenderò le vene di altopiani
E nelle nostre poi ti sfiorerò le mani appena e morirò

L’ultima cosa che farò

Ho avuto sempre più un muso di cane
Mai troppo santo e troppo poco peccatore
Cresciuto su ad acqua e pane
Il vento fu un poeta e il mare un suonatore
Non cominciai per non finire
Un semidio un uomo intero e un solo specchio
E non amai per non soffrire
Ho letto lo spartito ma ho suonato a orecchio

Io verrò a sciogliere le labbra di vulcani
E quelle nostre bocche
Salirò le schiene degli oceani e sulle nostre
Io ti inseguirò negli occhi di uragani
Io verrò tra braccia e gambe di correnti in piena
E tra le nostre conche
Scenderò le vene di altopiani
E nelle nostre poi ti sfiorerò le mani appena e morirò

Se non ho vissuto di un’idea
Morirò di te mia dea
E quando avrò compiuto la mia odissea
Sarà l’ultima cosa che farò

Io verrò a sciogliere le labbra di vulcani
E quelle nostre bocche
Salirò le schiene degli oceani e sulle nostre
Io ti inseguirò negli occhi di uragani
Io verrò tra braccia e gambe di correnti in piena
E tra le nostre conche
Scenderò le vene di altopiani
E nelle nostre poi ti sfiorerò le mani appena e morirò

L’ultima cosa che farò
L’ultima cosa che farò
L’ultima cosa che farò

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.