giovedì, Marzo 28, 2024

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La canzone del giorno, 23 settembre: “Il cielo guarda te” di Fred de Palma

Ogni giorno una canzone che ci ricorda un anno e un momento diverso

IL GIORNO:

Il 23 settembre è il giorno in cui, convenzionalmente, viene fissato l’inizio della stagione dell’autunno. Era il 23 settembre la data in cui, nel 63 a.C., nasceva a Roma il futuro imperatore Augusto. Era il 23 settembre anche il giorno in cui, nel 1846, viene scoperto da un astronomo francese e da uno inglese il pianeta Nettuno.

Musicalmente quella del 23 settembre è la data di compleanno di Gino Paoli, uno dei massimi esponenti della scuola cantautorale genovese. Con la sua penna e la sua voce ha realizzato alcune delle pagine più belle della storia della musica leggera italiana tra cui spiccano, tra gli altri, successi come ‘Il cielo nella stanza’, ‘Una lunga storia d’amore’ ‘Ti lascio una canzone’.

LA CANZONE:

Il 23 settembre 2017 arrivava in rotazione radiofonica la proposta musicale di Fred de Palma per il singolo Il cielo guarda te. La canzone era il primo singolo estratto dall’album d’inediti ‘Hanglover’ ma era anche un pezzo destinato a far da apripista a numerosi altri successi che, da qui, trassero la ricetta di un certo sound e che confermarono le intuizioni vincenti sul piano autorale di Federica Abbate e della produzione di Takagi & Ketra.

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Il cielo guarda te | Videoclip

Il cielo guarda te | Testo

Ti pensavo, non ci crederai
E infatti non ci credi mai, non ci credi mai
Ci messaggiamo, “Come sto? Come stai? Bene”
Ma come siamo arrivati a un forse da un forever?
E da quando ci siamo lasciati, di cuori ne hai istagrammati
Ma se clicchi sulle mie foto ti escono i cuori spezzati
E ti rivedo in un’hostess mentre mi prende all’imbarco la borsa
Talmente uguali che mentre la guardo negli occhi sembra che mi riconosca
E sembra fatto apposta sulla targhetta c’è pure scritto il tuo nome
È strano quando il destino cambia destinazione
E insieme non riusciamo a stare, ma senza noi non ci sentiamo più vivi
Noi che ci amiamo per mille ragioni, ora lasciamoci senza motivi

E ti giuro che io non lo so, se la distanza ci divide o no
Ci siamo persi io e te, tra i miei “non lo so” ed i tuoi “vorrei”
Adesso in che parte del mondo sei?
Ti fai troppi viaggi che non sono i miei

Se guardo quella foto io mi chiedo se
Sei tu che guardi il cielo o è lui che guarda te
Se guardo quella foto io mi chiedo se
Sei tu che guardi il cielo o è lui che guarda te
O è lui che guarda te, che guarda te

Mi pensavi, chi ci crede?
Noi che ci siamo lasciati con un “ci si vede”
Io pieno di “ma”, lei piena di “sé”
Ha gli occhi troppo grandi per guardare solo me
Io che non penso al futuro, perché il futuro è già oggi
Devo imparare a lasciare il mio segno, senza lasciare i miei sogni
Le speranze con cui darsi carica, i problemi di cui farsi carico
Tu che non metti neanche l’orologio, per non sentire il tempo farsi rapido
E piangevi guardando là fuori, in mezzo alle macchine che transitavano
Perché dicevi che certi paesaggi, tu li vivi come stati d’animo
Noi parlavamo di tutto, ma forse un “ti amo” non siamo riusciti mai a dirlo
Ma ci saremo buttati nel vuoto, insieme solo per riempirlo

E ti giuro che io non lo so, se la distanza ci divide o no
Ci siamo persi io e te, tra i miei “non lo so” ed i tuoi “vorrei”
Adesso in che parte del mondo sei?
Ti fai troppi viaggi che non sono i miei

Se guardo quella foto io mi chiedo se
Sei tu che guardi il cielo o è lui che guarda te
Se guardo quella foto io mi chiedo se
Sei tu che guardi il cielo o è lui che guarda te
O è lui che guarda te, che guarda te

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.