giovedì, Marzo 28, 2024

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La canzone del giorno, 27 aprile: “Tutto ok” di Raige

Ogni giorno una canzone che ci ricorda un anno e un momento diverso

IL GIORNO:

Il 27 aprile è il giorno in cui, nel 1967, si apre a Montreal (Canada) l’Expo ’67. Era il 27 aprile quando, nel 2014, venivano dichiarati santi sia Giovanni Paolo II che Giovanni XXIII e quando, nel 2018, Kim Jong-un è il primo presidente nord-coreano ad entrare in Sud Corea.

LA CANZONE:

Il 27 aprile 2018 arrivava in rotazione radiofonica la voce di Raige per proporre un’inedita Tutto ok. La canzone apriva la strada al ritorno discografico del cantautore torinese dopo un anno e mezzo di distanza dall’ultimo importante lavoro. Lo faceva raccontando di un amore che finisce oltre che dell’individualismo e del cinismo racchiuso nelle parole.

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Tutto ok | Videoclip

Tutto ok | Testo

Ti sento
È la somma di tutte le cose che non ti ho mai detto
Per paura, per rabbia, per gioco, fanculo, è lo stesso
È lo stesso, se ti sento
E faccio finta che sia tutto ok

Avrei voluto essere più preparato
E forse adesso non sarei costretto
A parlare al passato
Volevo toglierti il fiato prima di toglierti l’abito
Ma ero avido, avido, avido
E allora animo, animo, animo
Tolto il rammarico giuro che non ti biasimo
Bruciamo forte, stelle di notte, Bengala nelle grotte
Ma se si accendono le luci, abbiamo le ossa rotte
E siamo solo i figli di una generazione senza valori
Con la paura di sembrare i nostri genitori
Che non si tengono per mano
Seduti sul divano, non sanno dirsi “Ti amo”
E poi l’abitudine ammazza
Dimentichiamo di sognare
Iniziamo a pensare che sia abbastanza
Torino è tutta grigia, è colpa della Fiat
Ma se tu sei tutta grigia, è tutta colpa mia

Ti sento
All’altezza del cuore nel lato sinistro del letto
Quando parlo di noi, che fissi da fuori, è perfetto
È perfetto, se ti sento
E faccio finta che sia tutto ok

Avrei voluto essere più spensierato
Tipo “Come stai?”, “Cosa fai?” “Io qui ci abito”
Senza le mie crisi d’ansia, attacchi di panico, panico
Io non respiro adesso
Ma dammi un attimo, un attimo
E avrei voluto essere più legato
Ma “tutto attaccato” si scrive tutto staccato, attaccato
E vorrei darti indietro tutto quello che ho rubato
Promesse a caso, ‘sticazzi, che ladro
La città sembra una serie TV
A quanto pare qua nessuno la doppia
E vorrei dire che mi manchi tu
Ma poi l’orgoglio, sai, mi cuce la bocca, ah
Gridiamo le stesse cose con parole diverse
Mentre cadiamo nel vuoto
Ma ci giuriamo per sempre
Siamo due temporali nel bel mezzo del niente
Che nessuno li vede, ma qualcosa si sente

Ti sento
All’altezza del cuore nel lato sinistro del letto
Quando parlo di noi, che fissi da fuori, è perfetto
È perfetto, se ti sento
E faccio finta che sia tutto ok

Io giro ancora per strada da solo
A casa ho il frigo vuoto
Nulla di nuovo, niente di buono
Gli amici fanno in fretta a dirmi “passerà”
Ma sa di banalità nella sua semplicità
Se parlo ancora di te, io parlo ancora di te
Ed è più forte di me, giuro, più forte di me
Sarai il metro di paragone ora che non ci sei
Mentre sorrido a lei, e faccio finta che sia tutto ok

Ti sento
Sarà colpa del vino, le luci, i locali del centro
Più ti guardo negli occhi più sembra mi scavino dentro
È qua dentro, che ti sento
Ma faccio finta che sia tutto ok
E faccio finta che sia tutto ok
Tutto ok

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.