Ogni giorno una canzone che ci ricorda un anno e un momento diverso
IL GIORNO:
Il 30 settembre è la giornata mondiale della traduzione. Il 30 settembre è la data in cui, nel 1882, entra in funzione negli Stati Uniti la prima centrale idroelettrica. Era il 30 settembre anche il giorno in cui, nel 1791, viene eseguita per la prima volta, in un piccolo teatro della città di Vienna, l’opera de Il flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart.
Musicalmente quella del 30 settembre è la data di compleanno di Renato Zero, uno dei cantautori più amati della storia della musica italiana. Partendo dalla “sua” Roma ha saputo conquistare, con oltre 50 anni di carriera, l’affetto ed il sostegno di un pubblico illimitato che, come lui stesso li ha soprannominati, è diventato il suo esercito di “sorcini”. Con la sua musica ha incarnato spesso la denuncia sociale, la trasgressione, la fiducia nel futuro, l’amore e la voglia di spingersi sempre oltre i confini.
LA CANZONE:
Il 30 settembre 2011 arrivava in rotazione radiofonica la proposta musicale di Gianluca Grignani per il singolo Un ciao dentro un addio. La canzone era il primo singolo estratto dall’album d’inediti ‘Natura umana’, un disco in cui il cantautore utilizzava più che mai una chiave produttiva particolarmente rock.
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Un ciao dentro un addio | Videoclip
Un ciao dentro un addio | Testo
Io vado via perché tu
Sai, a me, quel che sei
Non l’hai raccontato mai,
Ed ora mi è più chiaro che
Sei tu che giochi con me.
E poi vado via
Perché per bella come sei
Cambierei un’altra volta idea.
E poi l’ingenuo sono io,
Con un ciao dentro un addio.
Ma va bene così, me ne vado
Perché io, io con te, io mi arrendo.
Ma ricorda anche tu, chi ci perde di più,
Sai sei tu perché io non pretendo.
E soffrirò, ma che vuoi,
Prima o poi tutti quanti ci passano lo sai,
E quello che rimane dell’oblio
è un ciao dentro un addio.
Ma va bene così, me ne vado
Perché io, io con te, io mi arrendo
Ma ricorda anche tu, chi ci perde di più
Sai sei tu perché io non pretendo.
Ma va bene così, me ne vado
Perché io senza te, io risplendo.
Non si può stare qui
A star male così.
Non si può, anche se sto soffrendo.
E anche se, senza te,
Sai, è tremendo.
Ilario Luisetto
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