“La danza delle streghe” di Gabry Ponte: te la ricordi questa?
Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “La danza delle streghe” di Gabry Ponte
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2003 con “La danza delle streghe” di Gabry Ponte.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “La danza delle streghe” di Gabry Ponte
Con “La danza delle streghe“, uscito nell’ottobre del 2003, Gabry Ponte firma uno dei brani più evocativi e riconoscibili dell’immaginario musicale legato ad Halloween. Un incantesimo elettronico, costruito tra pulsazioni dance e suggestioni gotiche, che trasforma la pista da ballo in un vero e proprio rituale notturno.
Il pezzo si apre con un’invocazione: “Spiriti potenti, vi invochiamo / Vegliate su noi, che stanotte balliamo” È l’inizio di un viaggio sonoro tra tenebre, lupi ululanti, fuochi neri e castelli infestati, in cui la voce narrante, quasi liturgica, guida l’ascoltatore in una processione ipnotica. La musica si fonde perfettamente con il testo, alternando momenti di suspense a ritmi serrati e martellanti, capaci di infiammare qualsiasi festa.
Gabry Ponte, già affermato come produttore e DJ dopo il successo con gli Eiffel 65, dimostra qui la sua abilità nel mescolare sonorità elettroniche e immaginario pop, con un’ironia che non svilisce l’atmosfera “stregata”, ma anzi la rende più accattivante.
“La danza delle streghe” è una formula magica in quattro quarti, pensata per far vibrare i corpi e stuzzicare la fantasia. È la colonna sonora perfetta per chi, nella notte più buia dell’anno, vuole evocare demoni… ma con stile da dancefloor.
Il testo di “La danza delle streghe” di Gabry Ponte
Spiriti potenti, vi invochiamo
Vegliate su noi, che stanotte balliamo
Volti alla luna, alta la fronte
Danzano le streghe di Gabry Ponte
Quando è notte e il lupo grida all’ombra della luna
La danza delle streghe non porta mai fortuna
Fuochi e spiriti ballate dentro al cerchio della luce
Tramontate stelle, anime sorelle
Dodici rintocchi squarciano la notte scura
La danza delle streghe, signore di paura
Dalle tenebre sorgete, lento il fuoco nero brucia
Spettri nel castello, fate il vostro ballo
Spiriti potenti, vi invochiamo
Vegliate su noi, che stanotte balliamo
Volti alla luna, alta la fronte
Danzano le streghe di Gabry Ponte
Quando è notte e il lupo grida all’ombra della luna
La danza delle streghe non porta mai fortuna
Fuochi e spiriti ballate dentro al cerchio della luce
Tramontate stelle, anime sorelle
Dodici rintocchi squarciano la notte scura
La danza delle streghe, signore di paura
Dalle tenebre sorgete, lento il fuoco nero brucia
Spettri nel castello, fate il vostro ballo