giovedì 21 Novembre 2024

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“La isla”, l’estate al femminile di Elettra Lamborghini e Giusy Ferreri – RECENSIONE

Reduce dal debutto sanremese, l’interprete emiliana torna in veste estiva in coppia con Giusy Ferreri

Musica che a volte scompare e a volte riappare, “La isla” è il titolo del nuovo singolo di Elettra Lamborghini, disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali a partire dallo scorso 3 luglio. Prodotto da Takagi & Ketra, il brano si avvale della partecipazione di Giusy Ferreri, habitué della bella stagione, che negli ultimi anni ha collezionato numerose hit balneari, da Roma-Bangkok a Partiti adesso, passando per Amore e capoeira e Jambo. Insomma, se esce esci d’estate e vuoi fare successo… chiama Giuseppa Gaetana.

Il brano colpisce innanzitutto per la produzione “suonata”, nel senso che gli strumenti sono riconoscibili e richiamano quel filone cubano esportato in giro nel mondo dai Buena Vista Social Club di Compay Segundo, una piacevole citazione che va al di là del concetto di tormentone estivo. Poi, chiaramente, l’atmosfera si perde un po’ cercando di decifrare il testo, che non è di certo un trattato di sociologia, bensì un’insalata di riso condita di retorica e cliché, di quelle che si portano in spiaggia e si consumano tra un bagno e l’altro, a volte senza nemmeno aspettare il giusto tempo per la digestione.

Ecco, il brano è piacevole ma il rischio di congestione c’è tutto, nel senso che di questo genere di proposte ne abbiamo piene le tasche, le radio e le playlist, il rischio è proprio quello di stancare seppur, ripeto, rispetto ad altri singoli in airplay, musicalmente parlando troviamo qualcosa in più del solito reggaeton, che ormai ci ha frantumato i… timpani. Due mondi diversi che si incontrano a metà strada e danno vita a La isla, una canzone interessante che non sarà innovativa e bonita come quella di Madonna, ma che merita comunque una sua collocazione, precisamente tra giugno e agosto.

Certo che in spagnolo il risultato sarebbe stato migliore, nel senso che avrebbe celato certi versi aberrati, tipo la citazione al “Papi Chulo” e altre cose che non riesco a trascrivere. Giusy Ferreri ne esce come sempre, regina dell’estate, al punto che le altre stagioni si potrebbero anche offendere, mentre Elettra Lamborghini, che dire… dopo Sanremo 2020 la ascoltiamo tutti con orecchie diverse, con meno pregiudizio forse, perché è riuscita a dimostrarci impegno e, soprattutto, che oltre le gambe e il twerk c’è di più.

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La Isla | Video

La Isla | Testo

Dai papino, mi paghi l’affitto?
Vogliamo fuggire e aprire un bar solo mojito?
dico, non ci sono stelle sul soffitto
mamma lo diceva: “sei carino ma non ricco”
per stare bene trovi sempre una maniera
non ti fidare che nessuno sa cos’è
la felicità è come un’altalena
decidi sempre tu quando scendere

La notte vicino al faro
il mare si accende, ti porto con me
la notte mi parli piano
la isla è lontana che importa se

Tu mi fai cantare
ti giuro, non ho più bisogno di niente
mi fai cantare
ti giuro, non ho più bisogno di niente
se stai con me, me, me
lo giuro, non ho più bisogno di niente
se stai con me, me, me
ti giuro, non ho più bisogno di niente

Bell’atmosfera, si sta da Dio
ti ho scritto tutto in un messaggio e non lo invio
è quasi sera, tu dove sei?
Io vado giù a ballare con gli amici miei
io fatta così, in amore sincera
Parigi-Dakar, corro per la frontiera
c’era qualcosa di te che non trovo in nessuno
papi, papi, te lo giuro

La notte vicino al faro
il mare si accende ti porto con me
la notte mi parli piano
la isla è lontana che importa se

Tu mi fai cantare
ti giuro, non ho più bisogno di niente
mi fai cantare
ti giuro, non ho più bisogno di niente
se stai con me, me, me
lo giuro, non ho più bisogno di niente
se stai con me, me, me
ti giuro, non ho più bisogno di niente

In queste notti capovolte
dovrei pensare meglio a quello che dico
torno da te tutte le volte
un attimo con te mi sembra infinito
la notte vicino al faro
il mare si accende, ti porto con me
la notte sospiri piano
ma quali promesse, che importa se

Tu mi fai cantare
ti giuro, non ho più bisogno di niente
mi fai cantare
ti giuro, non ho più bisogno di niente
se stai con me, me, me
lo giuro, non ho più bisogno di niente
se stai con me, me, me
ti giuro, non ho più bisogno di niente

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.