martedì, Aprile 23, 2024

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La musica italiana piange la scomparsa di Elisabetta Imelio dei Prozac +

Addio alla cantante e bassista del gruppo friulano

Lutto nel mondo della musica leggera italiana per la perdita di Elisabetta Imelio, musicista e vocalist nota per essere stata la fondatrice dei Prozac +, assieme a Gian Maria Accusani e Eva Poles, gruppo in voga soprattutto negli anni ’90 grazie alla hit “Acida”, in cui milita dal 1995 al 2007, per poi creare i Sick Tamburo, sempre assieme al chitarrista Gian Maria Accusani.

Nata a Pordenone il 23 novembre del ’75, l’artista ha pubblicato cinque album in studio con i Prozac +, vale a dire: “Testa plastica” del 1996, “Acido acida” del 1998, “3Prozac+” del 2000, “Miodio” del 2002 e “Gioia nera” del 2004; più altrettanti progetti discografici con i Sick Tamburo, ovvero: “Sick Tamburo” del 2009, “A.I.U.T.O.” del 2011, “Senza vergogna” del 2014, “Un giorno nuovo” del 2017 e “Paura e l’amore” del 2019.

Animo punkeggiate dal retrogusto indie, Elisabetta Imelio ci lascia prematuramente all’età di 44 anni, dopo aver combattuto diverso tempo contro il cancro. Proprio a questo orribile male, tre anni fa, l’artista aveva rivolto un brano intitolato “La fine della chemio”, un pezzo di forte impatto pubblicato anche in una toccante versione che ha coinvolto diversi colleghi, tra cui: Jovanotti, Elisa, Manuel Agnelli, i Tre Allegri Ragazzi Morti, Prozac+, Samuel, Meg, Lo Stato Sociale e Pier Paolo Capovilla.

I proventi del brano e del videoclip diretto dal regista Fausto Collarino, sono andati all’associazione onlus A.N.D.O.S di Pordenone, in favore delle donne operate al seno. Un piccolo grande gesto che sottolinea la grandezza sia umana che artistica di Elisabetta Imelio, proprio come questi profondi e sentiti versi: “festeggeremo la fine della chemio fianco a fianco su quel palco e starai bene sai e finirà anche il buio, tante cose cambieranno, i tuoi capelli lunghi, quelli cresceranno di un colore che è un incanto e se non cresceranno allora sai, ti dico, allora starai meglio senza”. Ciao Betta, buon viaggio e buona festa.

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Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
Nico Donvito
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