lunedì 25 Novembre 2024

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La nostalgia in chiave pop dei Pinguini Tattici Nucleari in “Ridere” – RECENSIONE

Dopo il successo di Sanremo la band torna in radio con un nuovo singolo

‘Ringo Starr’ è stato un vero e proprio successo e ha rappresentato per i Pinguini Tattici Nucleari un’incredibile vetrina all’interno del panorama mainstream della musica pop italiana, anche grazie alla ristampa ‘Fuori dall’hype Ringo Starr’, nuova versione dell’ultimo disco di inediti della band certificato Disco d’Oro FIMI e ancora ai vertici delle classifiche di vendita.

Ma un solo brano “spacca classifica” non basta e così, dopo aver purtroppo dovuto rimandare il loro primo tour nei palasport, ecco che i Pinguini tornano in radio da venerdì 17 aprile con un ‘Ridere’, nuovo estratto dall’ultimo progetto discografico pubblicato per Sony Music Italy.

‘Ridere’ rappresenta probabilmente la colonna sonora perfetta per questo difficile momento, quello che Riccardo Zanotti e soci infatti narrano in questo ottimo frullato dal retrogusto ironico è il momento successivo alla fine di una relazione di coppia, determinato ovviamente dal ripensamento verso tutto quello che è (o non è) successo all’interno della relazione.

Questo brano, pur parlando di un amore finito, non si pone come obbiettivo quello di apparire struggente e drammatico, ma al contrario ha il grande merito di riuscire a creare un’atmosfera nostalgica, semplicemente sovrapponendo una ad una numerose immagini ispirate dalla vita quotidiana. “Ed un po’ mi fa ridere” canta Zanotti, dando così l’idea di tornare malinconicamente indietro con i ricordi, mantenendo però sempre il giusto distacco.

Il ritornello si trasforma così in un ipotetico dialogo con l’ex ragazza, in cui è proprio l’interlocutore a chiedere una promessa: “un giorno quando sarai persa, ripenserai ogni tanto a cosa siamo stati noi”, che si chiude alla fine con un romantico e nostalgico “alla fine ti giuro che lo rifarei”.

Con questo brano i Pinguini Tattici Nucleari abbandonano le atmosfere festose del singolo sanremese per abbracciare una narrazione nostalgica in cui il centro del discorso è basato sul fatto che, anche in una relazione durata anni, quando questa termina, si torna in un certo senso ad essere due sconosciuti, anche se i ricordi, belli o brutti che siano, rimangono in ogni caso come immagini eterne nella memoria.

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Ridere | Audio

Ridere | Testo

Ed un po’ mi fa ridere
Se penso che ora c’è lì un altro che ti uccide i ragni al posto mio
Ma ci dovrò convivere
Maledetto cuore che ti sciogli ogni volta che dico addio
Mia mamma e la tua fanno
Ancora zumba insieme
E a volte forse parlano un po’ male di noi
Sai già come finisce
Che poi io mi emoziono
E invece tu ti annoi
Però tu fammi una promessa
Che un giorno quando sarai persa
Ripenserai ogni tanto a cosa siamo stati noi
Alle giornate al mare
A tutte le mie pare
Alle cucine che non abbiam potuto compare
Alle mie guerre perse
Alle tue paci finte
A tutte le carezze
Che forse erano spinte
Giuro che un po’ mi fa ridere
E ti cantavo Fix You
Per farti dormire quando il mondo ti teneva sveglia
Ed ora sono solo un tizio
Che se lo incontri dalla strada gli fai un cenno di saluto e via
E non ho voglia di cambiarmi
Uscire a socializzare
Per stasera voglio essere una nave in fondo al mare
Sei stata come Tiger
Non mi mancava niente
E poi dentro m’hai distrutto
Perché mi sono accorto che mi mancava tutto
Però tu fammi una promessa
Che un giorno quando sarai persa
Ripenserai ogni tanto a cosa siamo stati noi
Alle giornate al mare
A tutte le mie pare
Alle cucine che non abbiamo potuto compare
Lo shampoo all’albicocca
I tuoi capelli in bocca
Alla tua testa dura
All’ansia e alla paura
Giuro che un po’ mi fa ridere
Però tu fammi una promessa
Che un giorno quando sarai vecchia
Racconterai a qualcuno cosa siamo stati noi
Le cene da tua mamma
La nostra prima canna
La carbonara a Londra quando ci hai messo la panna
I tuoi occhi, i tuoi nei
Che non sono più i miei
Ma alla fine ti giuro che lo rifarei
Che lo rifarei