“La tua figura” di Giuni Russo: te la ricordi questa?

Giuni Russo

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “La tua figura” di Giuni Russo

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1994 con “La tua figura” di Giuni Russo.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “La tua figura” di Giuni Russo

La sua figura” è uno dei momenti più intensi, spirituali e poetici della produzione di Giuni Russo, brano ispirato liberamente al Cantico Spirituale di San Giovanni della Croce, ma riscritto in chiave personale e lirica dalla stessa artista insieme a Maria Antonietta Sisini. Pubblicata nel periodo in cui l’artista si avvicina con sempre maggiore profondità alla spiritualità cristiana e al misticismo, la canzone è un inno d’amore totale e assoluto, che fonde il divino con l’umano, il sacro con il quotidiano.

Il cuore del brano pulsa in un verso ripetuto come un mantra: “Sai che la sofferenza d’amore non si cura / se non con la presenza della sua figura”. È un’affermazione che porta con sé tutta la potenza dell’attesa, del desiderio, dell’assenza. L’amore di cui canta Giuni non è un amore carnale, ma neppure puramente platonico: è un amore totalizzante, che si fa preghiera, rifugio, consacrazione.

“La sua figura” non è solo una canzone d’amore: è una meditazione spirituale, un dialogo interiore, una supplica rivolta all’invisibile. Con delicatezza e potenza, Giuni Russo riesce a tradurre in musica l’esperienza mistica, rendendola accessibile, tangibile, profondamente umana. È un brano che si ascolta in silenzio, che richiede presenza e abbandono, che insegna la bellezza del lasciarsi andare – “e lascio la mia vita a te”.

https://open.spotify.com/intl-it/track/30Fv5bqJGxeplv3y3LFP74?si=4be8298f92c747e2

Il testo di “La tua figura” di Giuni Russo

L’estate appassisce silenziosa
Foglie dorate gocciolano giù
Apro le braccia al suo declinare stanco
E lascia la tua luce in me

Stelle cadenti incrociano i pensieri
I desideri scivolano giù
Mettimi come segno sul tuo cuore
Ho bisogno di te

Sai che la sofferenza d’amore non si cura
Se non con la presenza della sua figura
Baciami con la bocca dell’amore
Raccoglimi dalla terra come un fiore
Come un bambino stanco ora voglio riposare
E lascio la mia vita a te

Tu mi conosci, non puoi dubitare
Fra mille affanni non sono andata via
Rimani qui al mio fianco sfiorandomi la mano
E lascio la mia vita a te

Sai che la sofferenza d’amore non si cura
Se non con la presenza della sua figura
Musica silenziosa è l’aurora
Solitudine che ristora e che innamora
Come un bambino stanco ora voglio riposare
E lascio la mia vita a te

Mi manca la presenza della sua figura

Scritto da Nico Donvito
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