Trovate pubblicitarie extra-musicali aiutano davvero la musica?
Un tempo ci furono i mostri della discografia, delle agenzie e dei management che, senza cuore, obbligavano gli artisti a tacere e a nascondere diversi aspetti di sé stessi al largo pubblico per restituire l’immagine più pulita e comune possibile. Nascevano così gli artisti intoccabili e perfetti: belli, popolari, ricchi, sempre felici e al massimo del successo. Poi, invece, sono arrivati i social che, indiscutibilmente, hanno cambiato totalmente il mondo dell’informazione e del quotidiano rapporto tra star e fan, tra artista e pubblico, tra personaggi pubblici (per l’appunto) e seguaci.
Ed è così che la vita privata di privato ha conservato forse ben poco e che anche le cose che si avrebbero voluto tacere sono via via diventate sempre meno mimetizzabili. Nulla, però, è impossibile e contratti e clausole sono e continuano ad essere motivi d’importanti omissioni e segreti da parte di quei personaggi pubblici che tanto mostrano di sè nei social e nei mezzi d’informazione ma che continuano anche ad avere qualche segreto da parte.
Prima o poi, però, arriva sempre il momento in cui il “segreto di Pulcinella”, come lo ha soprannominato qualcuno che c’entra e non poco con questo argomento, esce allo scoperto. A volte esce perchè sono gli artisti a volerlo, altre perchè, in un modo o in un altro, diventa impossibile continuare a nascondersi. Quasi sempre, però, alla domanda ‘perchè non l’hai detto prima?’ la colpa viene fatta ricadere su ombrosi personaggi ignoti che hanno, fino a quel momento, costretto al silenzio più assoluto. Dei magnati potenti che muovevano i fili delle marionette a proprio piacimento e da cui, quasi sempre, appare impossibile liberarsi. Risultato: rimanere imprigionati in una ragnatela di omissioni e menzogne che hanno fatto soffrire soprattutto chi non ha potuto raccontarsi per come davvero è.
Diciamolo pure: spesso le cose sono state e sono (purtroppo) così. Ad artisti e personaggi pubblici viene, in qualche modo, caldamente consigliato di non “confessare” tutte le proprie “colpe”: meglio nascondere l’omosessualità per poter far breccia sul redditizio pubblico femminile, non conviene schierarsi politicamente per non scontentare una o l’altra fazione, preferibile dichiarare sempre il politicamente corretto a proposito delle questioni sociali cosicché nessuno si possa sentire tradito o offeso. Poi, in realtà, se vai a letto con qualcuno simile a te, se voti il più estremista dei partiti o se fai uso di sostanze non gliene frega niente a nessuno. Basta non farlo sapere.
Altre volte, però, questi dettagli vengono taciuti dagli stessi artisti che per timore, timidezza o semplice riservatezza scelgono di non raccontare proprio tutto di sè al proprio pubblico. E’ l’arte che conta d’altronde. E se nelle canzoni non si parla di dati argomenti perchè doversi esporre su di essi. In sostanza: racconto ciò che voglio raccontare, il resto rimane nel mio privato.
Qualunque sia la situazione, però, arriva prima o poi quel momento in cui si sente la necessità di dire le cose così come stanno, di togliersi quella maschera che s’indossa per mostrarsi per come davvero si è a quel pubblico che ha dimostrato calore ed affetto. In quel momento tornano sempre sulle scene quelle cattive ed ignote figure che destabilizzano le cose, che tolgono purezza ed aggiungono calcolo, convenienza, macchinazione. Ed ecco che un annuncio che, in realtà, avrebbe in sè l’unica esigenza di liberare di un peso diventa piuttosto opportunità. Se il segreto proprio non può più essere conservato almeno che venga trasformato in un punto a proprio favore e, dunque, abilmente sfruttato. Risultato: copertine su copertine, interviste ‘choc’, salotti televisivi che si susseguono ecc… Il tutto, ovviamente, in concomitanza con un’imminente pubblicazione di un disco, un libro, un film e chi più ne ha più ne metta. Non sottovalutate quest’ultimo dettaglio perchè spesso e volentieri è proprio per lanciare a dovere un nuovo lavoro che si sceglie di guardare nei cassettini dei segreti per trovare un’adeguata arma pubblicitaria da giocarsi.
E così, guarda caso, Tiziano Ferro ha annunciato da pochi giorni i suoi problemi con l’alcolismo giusto un paio di settimane prima di pubblicare il nuovo album ‘Accetto miracoli – L’esperienza degli altri’ (di cui qui tutti i dettagli). E prima di lui Marco Carta parlò della propria omosessualità, dopo anni di pettegolezzi, proprio per lanciare il singolo ‘Una foto di me e di te’. E come loro decine e decine di altri artisti che “calano lo scoop” giusto in determinate occasioni.
Ognuno ha i suoi tempi, ognuno la propria sensibilità per, forse, sarebbe davvero il caso di parlare di musica quando è richiesto e parlare di vita ne è il momento. Ne va della credibilità delle persone e di quella rispettabilità di chi, nel liberarsi di un segreto che si sceglie di condividere, deve anche avere l’onestà di rivelarlo senza secondi fini altrimenti continuerà a risultare un peso… La libertà vale più della convenienza.
Ilario Luisetto
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