L’affaire Meta-Moro: l’ultimo insulto al web
La coppia di cantautori si difendono dalle accuse ma poi danno buca alla stampa
L’affaire di Ermal Meta e Fabrizio Moro è il gossip preferito di questo Sanremo 2018: la loro possibile squalifica ha fatto sprecare fiumi di inchiostro fin dalla notte di martedì 6 gennaio quando la loro Non mi avete fatto niente era stata riconosciuta palesemente uguale ad una più “vecchiotta” Silenzio, presentata alle selezioni di Sanremo Giovani a fine 2015 con la firma di Andrea Febo, stesso autore anche di questa nuova “rivisitazione”. Storicamente al Festival tale violazione ha sempre comportato l’esclusione immediata del brano dalla gara canora ma, in questo caso, la Rai ha atteso ben 36 ore per decidere la non espulsione dei due artisti in quanto la loro canzone risulta “nuova” secondo il regolamento in vigore.
Una perizia tecnica che lascia ben poco spazio ai commenti nel senso più negativo della cosa: sostenere che un brano sia nuovo pur avendo lo stesso identico inciso risulta alquanto assurdo eppure, è quanto è stato fatto. I rumors sulla vicenda hanno prima portato a galla il fatto che, in realtà, i due cantautori fossero del tutto ignari dell’esistenza del precedente brano di cui il ritornello sarebbe stato adottato per iniziativa di Andrea Febo. Successivamente si è parlato addirittura del fatto che la commissione artistica del Festival fosse a conoscenza di tutto ciò e che avesse autorizzato i due interpreti a partecipare comunque alla gara garantendo per loro. Poco si è capito, insomma, ma, ciò che è importante, è che nella conferenza stampa di stamane alle 12:00 è stata ufficializzata la permanenza in gara della canzone.

Perché tutto ciò? Perché scappare di fronte al moralmente obbligatorio compito di fornire direttamente delle spiegazioni? Ma soprattutto perché rifiutare uno dei due eventi in programma e non entrambi?
Alle prime due domande si potrebbe rispondere semplicemente con un “hanno paura del confronto, hanno la coscienza sporca e dunque si rifugiano nelle rispettive stanze d’albergo delegando ad un post sui social le spiegazioni” ma è, soprattutto, all’ultima domanda che è più interessante rispondere. Perché Ermal Meta e Fabrizio Moro non hanno onorato il loro appuntamento con la stampa del web? La risposta è altrettanto semplice ma doppiamente inquietante. Hanno scelto di non presentarsi per evitarsi la duplicazione di tutte le accuse che la stampa ha rivolto loro nelle ultime ore (e questo è sacrosanto) ma hanno preferito presentarsi solo davanti ai giornalisti e non davanti al web perché i primi hanno un peso del 30% sul voto finale mentre, invece, i secondi contano meno di zero.
