venerdì 22 Novembre 2024

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Laïoung: “Non lasciamoci lavare il cervello dalla tecnologia”

Il rapper classe ’92 racconta il suo nuovo singolo “Fanno tutto per hype (Trappocalisse)” feat. Fabri Fibra

Tempo di nuova musica per Giuseppe Bockarie Consoli, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Laïoung (qui la nostra precedente intervista), rapper che abbiamo avuto modo di apprezzare nell’ultimo decennio per le sue interessanti produzioni. Fanno tutto per hype (Trappocalisse)” è il titolo del suo nuovo singolo, disponibile dal 5 febbraio, impreziosito dal featuring con Fabrizio Fibradistribuito dall’etichetta internazionale Planet Records

«Oggi, purtroppo, le nuove generazioni, che sono più dipendenti dalla tecnologia – racconta nel corso della conferenza stampa di presentazione del brano – non si rendono conto che tutto questo influenza il loro modo di pensare e di agire tutti i giorni. Sapevo che l’intervento di Fibra poteva dare al brano un risultato alto, lo stimo molto, lui è un grandissimo essere umano, me lo ha dimostrato tantissime volte, con dei gesti fantastici nei miei confronti».

Il brano parla della dipendenza che i social network causano nelle persone, ma anche ai vari rappresentati dell’attuale scena rap: «Siamo tutti attaccati al telefono, chi per business e chi per divertimento, le cose che fanno le persone per ottenere attenzione possono essere spietate. I ragazzi confondono l’hype con la fama o con i soldi, essere famoso è diventato più importante che essere ricco. Non lasciamoci lavare il cervello dalla tecnologia, utilizziamolo come strumento e non lasciamoci utilizzare in prima persona».

Sempre a proposito di Fanno tutto per hype (Trappocalisse)”, aggiunge: «E’ un monito a questa generazione, dove i numeri nei social possono determinare il valore di una persona e la moneta principale per avere più numeri è l’hype, sinonimo di visibilità. Nel mondo della trap questo atteggiamento viene usato da molti artisti per acquisire fama più rapidamente con violenza, un linguaggio aggressivo, non sapendo che questo causerà la morte dell’intero genere… la Trappocalisse». 

Infine, a proposito di questa sua nuova fase artistica, Laïoung precisa: «Questo è il momento del vox populi, la mia nuova fase artistica restituisce la voce al popolo. Il prossimo album conterrà messaggi per risvegliare una coscienza interiore attraverso un’armonia musicale. Ci saranno molti riferimenti culturali, sto vivendo in una fase dove non sono più da solo. Ho ricevuto molte coltellate, sono rinato, ho capito molte cose dell’industria discografica. Mi sento pronto per ricominciare». 

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.